Regionali, Cirielli si sfila e lancia il nome di Jannotti Pecci
CRONACA
2 ottobre 2025

Regionali, Cirielli si sfila e lancia il nome di Jannotti Pecci

metropolisweb

L’empasse in cui è finito il centrodestra sembra, per il momento, non trovare una soluzione. Sul caso del candidato, infatti, il centrodestra attende le valutazioni che faranno i leader da Roma. Ma ieri, presente a Napoli, il vice ministro Edmondo Cirielli, in quota Fratelli d’Italia, ha fatto chiarezza sulla vicenda, chiamando in causa direttamente Giorgia Meloni.

Il caso Cirielli. “Stiamo facendo a Roma le ultime valutazioni. Per quanto mi riguarda io ho confermato la mia disponibilità, ma sempre senza sgomitare e senza pretendere chissà che cosa. Credo che la valutazione sarà rimessa nelle mani della presidente nazionale che deve fare una valutazione: se sia giusto impegnare il vice ministro degli esteri, in un momento molto delicato per l’Italia in una campagna per le regionali, oppure no” sono le parole, pronunciate a Napoli, del viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, indicato tra i possibili candidati di centrodestra alle elezioni regionali. “Credo che è comprensibile che ci sia una valutazione attenta. D’altro canto ci sono sicuramente anche nomi validissimi se si volessero fare scelte civiche”, aggiunge. A questo proposito “anche se ha detto di non essere interessato a me piacerebbe molto il nome di Jannotti Pecci, sarebbe una bella immagine. La sinistra candida il capo degli assistenzialisti e noi – sottolinea Cirielli – candidiamo il capo degli imprenditori di Napoli”. “Credo che la decisione sia ancora aperta: se sarà una scleta politica credo che la scelta cadrà su di me, se sarà civica mi permetto di segnalare questa che ha anche una giusta narrativa nell’interesse della Campania”, conclude. Cirielli, sempre a Napoli, è intervenuto anche sulla questione della Flotilla:  “Non bisognerebbe strumentalizzare queste tragedie per motivi di politica interna, il mondo in questo momento ha bisogno di equilibrio e anche di unità. Non erano flotte di bandiera, erano tutti estremisti e radicali. Bisogna scindere la buona e la cattiva fede, perché c’è anche chi è in cattiva fede” ha detto il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli ha risposto a Napoli a chi gli chiedeva un commento sull’abbordaggio delle navi umanitarie da parte di Israele. “Tutti i Governi hanno preso in qualche maniera le distanze, come l’Italia – ha aggiunto – Noi abbiamo mandato addirittura una nave militare a proteggere in acque internazionali le imbarcazioni, perché ne abbiamo apprezzato almeno l’idea di alcuni italiani. Certo, se poi lo scopo non era quello di consegnare aiuti ma quello di creare un incidente diplomatico e militare con Israele – ha concluso Cirielli – penso che sia un errore”. Che il tema delle candidature sia un nodo ancora irrisolto nel centrodestra lo si avverte anche dalle parole del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, un altro dei nomi che erano finiti nel calderone della politica campana. “Io credo che in Campania il centrodestra ha tutti i numeri in regola per fare una proposta che sia degna dell’attenzione che la Regione merita. Ne sono convintissimo”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, parlando delle elezioni regionali campane. “Credo che ci sia – ha aggiunto – una concentrazione dell’attenzione sulla mancata indicazione, per il momento, del candidato del centrodestra ma inviterei a concentrare di più l’attenzione sulle contraddizioni di quello che sta avvenendo nel campo altro, cioè le contraddizioni che ci sono dove c’è l’indicazione di un candidato. Sapete che in quel campo c’è una discussione altrettanto complicata. Sul candidato del centrodestra io credo ormai che i termini stiano scadendo e ci sarà alla fine la decisione, vedrete che sarà quella più giusta ed efficace”. Alla domanda se vede meglio in Campania un candidato politico o civico, Piantedosi ha risposto: “io sono sempre un sostenitore del primato della politica, pur essendo uno che viene dal mondo dei cosiddetti tecnici. Per me la politica deve avere il suo primato, quindi, ma cito me stesso per dire che a volte anche dai tecnici può venire una buona politica. Alla fine si vedrà la decisione”. Intanto il primo a sfilarsi era stato anche Giosy Romano, commissario unico della Zes. Fulvio Martusciello, segretario campano di Forza Italia, aveva rilanciato con forza l’ipotesi di Romano considerato da mesi tra i ‘civici’ più accreditati. Un’apertura di credito che era sembrata quasi concordata con lo stesso candidato che, fino a pochi giorni fa, aveva pensato di non accettare la candidatura. Infatti sono trascorse, poche ore e lo stesso Romano aveva rotto il silenzio dicendo a sorpresa di non essere mai stato interessato all’ipotesi. Un niet che si tingeva di giallo quando Forza Italia reagiva chiedendo senza mezzi termini chi abbia spinto Romano a firmare una nota che, a giudizio della segreteria degli azzurri campani, “non gli appartiene”. Un giallo che non contribuisce alla chiarezza.