A sostegno di Gaza, sciopero generale in tutta la Campania
E’ previsto per domani, venerdi’ 3 ottobre, lo sciopero generale a sostegno della missione umanitaria della Global Sumud Flottila e a supporto di Gaza: la Cgil lo ha proclamato nell’immediatezza degli arresti e del blocco delle navi della Global Sumud Flotilla da parte dell’esercito israeliano in acque internazionali a meno di 75 miglia marine da Gaza.
Lo sciopero, che durerà per l’intera giornata, è rivolto a tutte le lavoratrici e i lavoratori impiegati sia nelle aziende private che nel settore pubblico. Le manifestazioni e i cortei sono previsti in tutte le province della Campania.
A Napoli la manifestazione comincerà alle 9:30 partendo da piazza Mancini fino ad arrivare in piazza Plebiscito, mentre ad Avellino l’appuntamento è alle ore 9:00 in via De Conciliis dove muoverà il corteo, con partenza alle 10 che si concluderà in piazza Libertà. A Benevento l’incontro è previsto per le 9:00 in piazza Colonna fino a piazza Matteotti, ancora a Caserta la manifestazione comincerà alle 9:00 nel piazzale della Stazione. Infine a Salerno, concentramento e presidio alle 9:00 in piazza Amendola nei pressi della Prefettura.
“Domani – sottolinea il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci – ci saranno tante manifestazioni in regione. E’ uno sciopero di sostegno e solidarietà alla Flotilla, contro il genocidio che sta colpendo il popolo palestinese. Il mondo del lavoro non gira la faccia, il governo non fa quello che dovrebbe fare: condannare le azioni di Israele, riconoscere lo stato palestinese, favorire l’apertura dei corridoi umanitari. C’è una popolazione martoriata, centinaia di migliaia di palestinesi uccisi, tra i quali tanti bambini. Domani tutti possono scioperare, nel settore pubblico e in quello privato, abbiamo proclamato questo sciopero nel pieno rispetto della Costituzione e delle leggi”.
Le motivazioni dello sciopero generale. “L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema. Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”.

