La strage del Faito, il «film» della tragedia in 35 dvd
CRONACA
11 ottobre 2025

La strage del Faito, il «film» della tragedia in 35 dvd

Michele De Feo

La verità sulla strage del Faito è nascosta in decine di migliaia di pagine, centinaia di frame e decine di file contenuti in 35 dvd, tutti depositati negli uffici del tribunale di Torre Annunziata. Una mole di materiale immenso da analizzare, catalogare, scartare e selezionare per ricostruire il crollo della funivia che collegava il centro di Castellammare al  Monte Faito in otto minuti. Una vera e propria montagna di prove che comprende tutti gli atti sequestrati nelle stazioni a monte e a valle a Castellammare e nella sede centrale di Eav (l’ente gestore dell’impianto), i video del disastro, le foto raccolte in fase di indagine e tutte le carte degli affidamenti degli appalti per la manutenzione della funivia. Un lavoro complesso- da completare entro Natale anche se verrà con molta probabilità concessa una proroga all’incidente probatorio- e soprattutto dispendioso, per la procura oplontina «impossibile da svolgere da sole due persone». Per questo ieri mattina in aula, nel corso dell’ultima udienza dell’incidente probatorio per ricostruire il disastro, i sostituti procuratori incaricati dell’inchiesta Alessandra Riccio e Giuliano Schioppi hanno chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari Luisa Crasta la costituzione di un nuovo pool di esperti che aiuterà i tre tecnici nominati dal tribunale nel selezionare il materiale utile per redigere la relazione che cristallizerà le cause dell’incidente che ha causato quattro morti- il vetturista Carmine Parlato,   i turisti britannici Derek e Margaret Winn, e la giovane Janaan Suliman- e un ferito grave, Thabet Suliman, l’unico sopravvissuto alla strage del 17 aprile scorso. Un diktat della procura, quella della costituzione del nuovo pool, che ha trovato il totale accoglimento anche dalle parti, i 26 indagati e i legali dei parenti delle vittime. Intanto ieri mattina si è formalizzato il conferimento dell’incarico del dottor Giuseppe Demelio. Il professore del politecnico di Bari affiancherà i dottori Antonio Formisano e Fabiano Querceto nella realizzazione della relazione sull’incidente, andando a sostituire Paolo Pennacchi che ha rinunciato all’incarico. Non è stata ancora trattata la questione della rimozione dei resti della cabina precipitata che giacciono ancora sul versante del Monte Faito. La procura, anche in tal senso, ha chiesto di velocizzare l’attuazione del piano esecutivo che prevede il «sezionamento» dei rottami della «panarella» e l’innalzamento con un elicottero dalla montagna. Questi saranno poi condotti in un altro luogo sicuro dove saranno caricati su un camion che li depositerà nei locali dello Spolettificio di Torre Annunziata. Qui verranno analizzati dai tecnicici nominati dal tribunale, dalla procura e dagli indagati e dai familiari della vittima. Sospeso ancora il discorso che riguarda la rimozione dei cavi precipitati sulle strade e sulle abitazioni civili. Nel registro degli indagati per il disastro della funivia figurano 26 indagati, tra questi dirigenti e dipendenti di Eav e le ditte che hanno effettuato la manutenzione sull’impianto.