«Io non rischio»: a Torre del Greco parte la campagna di Protezione Civile
Torre del Greco. Un gazebo giallo a Cappella Nuova, un gruppo di volontari sorridenti e pronti a parlare di sicurezza. È il primo step dell’iniziativa «Io non rischio», la campagna nazionale promossa dal dipartimento di Protezione Civile sbarcata anche all’ombra del Vesuvio. A portare il «vademecum della sicurezza» in città è stato l’assessore alla Protezione Civile Antonio Ramondo, affiancato dai volontari del territorio, con il sostegno dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella che – già a partire dai primi mesi del 2025 – ha scelto di puntare con decisione sul potenziamento del sistema locale di prevenzione.
Il progetto nazionale
«Io non rischio» è un’iniziativa che, più che informare, vuole far dialogare. Nata oltre dieci anni fa per diffondere le buone pratiche di protezione civile, oggi coinvolge centinaia di città italiane e migliaia di volontari, che ogni anno scendono in piazza per incontrare i cittadini e spiegare come affrontare i principali rischi naturali del nostro territorio. A Torre del Greco, dove la convivenza con il Vesuvio e con il rischio idrogeologico fa parte della quotidianità, il messaggio assume un valore ancora più concreto. «Non vogliamo spaventare nessuno, ma fare capire che la prevenzione comincia dalle piccole cose – spiega l’assessore Antonio Ramondo –. Sapere come comportarsi in caso di emergenza, conoscere il piano comunale di protezione civile e i numeri da contattare può davvero fare la differenza».
Il Comune investe sulla sicurezza
Da tempo l’amministrazione comunale lavora per rendere più efficiente e radicato il servizio di Protezione Civile. Nuove dotazioni, corsi di formazione per i volontari, aggiornamento del piano comunale e una rete sempre più stretta con scuole e associazioni del territorio. «La sicurezza non si costruisce in un giorno – evidenzia il primo cittadino – ma con una cultura condivisa. Torre del Greco sta facendo la sua parte, e iniziative come Io non rischio aiutano tutti a capire che la protezione civile non è solo emergenza, ma partecipazione e responsabilità collettiva».
L’appuntamento in piazza
Nelle prossime settimane, i gazebo informativi saranno allestiti in varie zone della città – sia in periferia sia in centro – per incontrare i cittadini e mostrare, con esempi pratici, come comportarsi in caso di alluvione, eruzione o terremoto. Ci saranno momenti dedicati ai più piccoli, materiali informativi, quiz e dimostrazioni. Chi passerà tra i gazebo scoprirà – come già successo a Cappella Nuova – che la protezione civile non è solo una sigla istituzionale, ma un gruppo di uomini e donne che lavorano per la sicurezza di tutti. E che dietro ogni intervento di emergenza ci sono ore di formazione, esercitazioni e collaborazione. «Io non rischio» diventa così un’occasione per rafforzare il legame tra cittadini e istituzioni: «Perché – evidenziano i volontari – davanti ai rischi naturali nessuno è spettatore: ognuno può fare la sua parte».
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