Torre del Greco, le botte e poi il femminicidio: condanna-bis per l’assassino di Titti
CRONACA
15 ottobre 2025

Torre del Greco, le botte e poi il femminicidio: condanna-bis per l’assassino di Titti

metropolisweb

Torre del Greco. Niente sconti per Franco Panariello, 57 anni, condannato dalla Corte d’Appello di Ancona a cinque anni di reclusione per i maltrattamenti inflitti alla moglie Concetta «Titti» Marruocco e alla loro figlia minorenne. Una sentenza «amara» perché arrivata in ritardo, quando ormai il nome dell’uomo – nato a Torre del Greco e poi emigrato nel Fabrianese per lavoro – resta legato a uno dei più drammatici femminicidi avvenuti nelle Marche.

Il 14 ottobre 2023, infatti, Franco Panariello uccise la moglie a Cerreto d’Esi con 43 coltellate, un mese dopo l’avvio del processo per le violenze domestiche. La vittima – 53 anni, infermiera – aveva trovato il coraggio di denunciare vent’anni di soprusi, testimoniando in aula il 13 settembre davanti al tribunale di Ancona.

Aveva raccontato di botte, umiliazioni, perfino di abusi sessuali mai formalmente contestati. I magistrati avevano disposto il divieto di avvicinamento, con tanto di braccialetto elettronico per il marito. Ma il dispositivo – la notte del femminicidio – non aveva suonato. Così Franco Panariello si era presentato a casa della ex moglie, trasformando la paura in tragedia. Nel processo per i maltrattamenti, l’uomo si era difeso dicendo di essere stato «dipinto come un mostro» e di aver «sempre amato» la moglie.

Ora sta già scontando l’ergastolo per l’omicidio, condanna pronunciata il 17 dicembre 2024, contro cui ha presentato ricorso in appello. A Torre del Greco, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella ha dedicato una panchina rossa a Titti, vittima della violenza dell’ex marito.

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