Il TAR dà ragione alla Campania sul dimensionamento scolastico
CRONACA
22 ottobre 2025

Il TAR dà ragione alla Campania sul dimensionamento scolastico

Carmen Caldarelli

Il TAR della Campania ha accolto il ricorso presentato dalla Regione contro il Ministero dell’Istruzione e del Merito per quanto riguarda la definizione del numero di dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi (DSGA) per gli anni scolastici 2024/25, 2025/26 e 2026/27, in applicazione alla legge sul cosiddetto dimensionamento scolastico.

Secondo i giudici amministrativi, il Ministero dovrà rivedere al rialzo il contingente assegnato alla Campania, basandosi dunque sul numero effettivo degli studenti iscritti, e non solo sulle stime statistiche legate al calo della natalità a livello nazionale. Con la sentenza n. 6842 quindi i giudici del TAR riconoscono la fondatezza delle ragioni espresse dalla Regione.

In particolare, viene evidenziato che per l’anno scolastico 2024/2025 «il contingente dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali ed amministrativi della Regione Campania è stato determinato per l’a.s. 2024/2025, senza tener conto della platea studentesca effettivamente iscritta al 15 marzo 2024, pari, (…) a 787.307 alunni iscritti» e per l’anno scolastico 2025/2026, dove «il contingente dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali ed amministrativi della Regione Campania è stato determinato senza tener conto del numero complessivo degli studenti componenti la platea studentesca (…) e pari a 769.329 unità, con una sottostima di 22.709 studenti rispetto al numero di 746.620 studenti».

La Regione Campania ha espresso grande soddisfazione per la decisione del TAR, definendola “un risultato straordinario” a difesa dell’autonomia scolastica e del sistema educativo regionale.

La sentenza, secondo quanto sottolineato dalla Regione, obbliga a riaprire il dialogo con le istituzioni nazionali, evidenziando lo scarto tra i dati reali delle iscrizioni in Campania e le stime utilizzate a livello ministeriale.