Meloni: “Il Sud non è più fanalino di coda”
CRONACA
23 ottobre 2025

Meloni: “Il Sud non è più fanalino di coda”

Carmen Caldarelli

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, traccia un bilancio fortemente positivo delle politiche adottate per il Mezzogiorno, affermando che il Sud Italia si sta trasformando da “fanalino di coda” a “locomotiva di sviluppo” per l’intero Paese e per l’area euro-mediterranea.

Meloni ha sottolineato la svolta strategica del governo, che a suo dire ha scelto di abbandonare le «disastrose politiche assistenzialiste» in favore di una nuova visione fondata su investimenti, innovazione, formazione del capitale umano e merito.

Al centro di questa nuova strategia si colloca la Zona Economica Speciale (Zes) Unica. Meloni ne ha evidenziato l’efficacia, definendola uno strumento innovativo che ha già generato un giro d’affari complessivo di quasi 27 miliardi di euro, rilanciando l’attrattività dei territori meridionali agli occhi degli investitori internazionali.

Il successo di questo strumento ha spinto il Governo a estenderne l’applicazione anche ad altre aree dell’Italia, specificamente Marche e Umbria, per rafforzarne l’impatto sul tessuto produttivo nazionale.

Tra le misure chiave citate dal presidente del Consiglio figurano il credito d’Imposta che è stato confermato nella manovra, con uno stanziamento di oltre 2,3 miliardi di euro nel 2026 e la garanzia di continuità per un triennio, il Fondo di Sviluppo e Coesione (Fsc), riorganizzato con la destinazione dell’80% delle risorse alle regioni del Mezzogiorno, gli accordi di Coesione, uno strumento efficace che, in un solo anno, ha visto la sottoscrizione di tutti gli accordi con Regioni e Province autonome, attivando oltre 45 miliardi di euro di investimenti destinati a progetti strategici e interventi strutturali.

«Siamo passati dai programmi vuoti del passato a interventi puntuali e strutturali per imprese, infrastrutture e servizi per i cittadini» ha dichiarato Meloni.

La combinazione di queste politiche, unita agli investimenti in infrastrutture, alla spinta del PNRR e alla decontribuzione Sud, ha prodotto risultati economici tangibili.

Il presidente del Consiglio ha sottolineato che il Pil e l’occupazione del Sud sono cresciuti più della media nazionale. Un dato particolarmente incoraggiante è stato raggiunto nel secondo trimestre del 2025, quando il tasso di occupazione tra i 15 e 64 anni nel Mezzogiorno ha superato per la prima volta la soglia del 50%, toccando il dato più alto registrato dall’inizio delle serie storiche Istat nel 2004.Meloni ha concluso rimarcando che questo quadro incoraggiante non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza.

«L’obiettivo finale del Governo – ha concluso – è quello di mettere il Sud nelle migliori condizioni per essere un motore di sviluppo euro-mediterraneo, all’altezza delle sue grandi possibilità e della sua gloriosa storia».