Elezioni regionali. Ruotolo: «I voti della camorra non li vogliamo»
CRONACA
25 ottobre 2025

Elezioni regionali. Ruotolo: «I voti della camorra non li vogliamo»

Metropolis

«I voti della camorra non li vogliamo, vi combatteremo senza sosta». E’ questo il messaggio che l’europarlamentare Sandro Ruotolo lancia alla vigilia dell’elezioni regionali in Campania. «Siamo entrati nel pieno della campagna elettorale, nei prossimi giorni dobbiamo chiedere ai cittadini campani di voltare pagina, di scrivere insieme un nuovo futuro per la regione e per farlo dobbiamo voltare pagina nella lotta alla Camorra: politici “fiancheggiatori”, imprese “di riferimento”, mondo delle professioni e dei colletti bianchi nascosti in una zona grigia, in quella borghesia mafiosa che fa affari con la criminalità organizzata. I dati relativi agli ultimi mesi del 2025, diffusi dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, sono impressionanti e non si possono più ignorare: 3 Comuni sciolti per infiltrazione della camorra, altri 8 per le dimissioni dei Sindaci e dei consiglieri comunali, 122 interdittive antimafia per altrettante imprese. Un bilancio pesante con il quale dobbiamo fare i conti, fino in fondo». Ruotolo torna poi sulle ultime vicende che hanno riguardato Castellammare di Stabia: «Le vicende che hanno colpito la società sportiva Juve Stabia, con l’intervento della Procura nazionale antimafia e della prefettura, che ha disposto ben 11 interdittive antimafia, sono la punta di un Iceberg contro il quale rischiano di infrangersi le speranze di futuro e cambiamento della nostra Regione e soprattutto delle nuove generazioni, che più di tutti hanno il diritto di vivere senza l’angoscia del cancro camorrista – dice Ruotolo, che aggiunge – Dobbiamo rompere il muro della rassegnazione e della sottovalutazione, attaccare il convincimento di una possibile convivenza con le organizzazioni criminali. A Castellammare abbiamo costruito, subito dopo la mia elezione in Consiglio Comunale, un osservatorio contro la camorra, coinvolgendo associazioni, giovani, l’Università di Napoli, abbiamo denunciato prima dell’intervento della Magistratura e della Prefettura, che ringrazio nuovamente, i rischi della pervasività dei clan nel tessuto economico e politico della città e abbiamo gridato il nostro sdegno civile e la nostra fortissima preoccupazione quando sul palco della festa organizzata dal Comune sono saliti esponenti di spicco del clan D’Alessandro. Oggi tutti prendono le distanze, allora non fu così. A Castellammare così come in tantissimi Comuni della Provincia di Napoli la Camorra è parte integrante delle nostre vite quotidiane, è nelle imprese, è nei Consigli Comunali, nei negozi, nei bar, nelle società sportive: ed è così presente che neanche più ci facciamo caso». Ora Ruotolo guarda oltre: «Alle prossime elezioni dobbiamo scegliere da che parte stare, noi, con Roberto Fico, vogliamo costruire la “parte giusta” e dichiarare l’offensiva contro la Camorra e a tutto il mondo che rappresenta e tutela. È una strada difficile perché i voti servono per vincere le elezioni, ma per noi i voti non sono tutti uguali, alcuni voti puzzano di sangue e di morte e cancellano il futuro. Come scrisse Paolo Borsellino, noi vogliamo chiamare a raccolta la maggioranza dei cittadini campani che “vogliono sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”».