Dal Mit 48 milioni di euro per contrastare l’emergenza idrica: lavori tra Nola e Capri
CRONACA
31 ottobre 2025

Dal Mit 48 milioni di euro per contrastare l’emergenza idrica: lavori tra Nola e Capri

metropolisweb

Emergenza idrica in provincia di Napoli: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha finanziato gli interventi previsti dallo ”Stralcio attuativo 2025” del Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza nel Settore Idrico (PNIISSI). Ammonta a 48 milioni di euro la somma stanziata e destinata al territorio ricadente sotto la gestione del Distretto Idrico Sarnese-Vesuviano, in particolare a Capri e Nola, grazie al lavoro di pianificazione e programmazione dell’Ente Idrico Campano (EIC), che ha coordinato la predisposizione degli atti tecnici necessari per l’ottenimento dei finanziamenti. Gli interventi finanziati riguardano il raddoppio della condotta sottomarina tra Punta Campanella (Massa Lubrense) e l’isola di Capri e l’adeguamento della condotta di Santa Maria La Foce in Sarno fino alla centrale idrica di Nola. Il soggetto attuatore è Gori S.p.A.

”L’EIC è impegnato a garantire una gestione moderna, efficiente e sostenibile della risorsa idrica – ha dichiarato Luca Mascolo, presidente dell’Ente Idrico Campano -. Il finanziamento ottenuto rappresenta un passo fondamentale per rafforzare la sicurezza idrica e affrontare con strumenti concreti gli effetti della crisi climatica. Gli interventi permetteranno di ridurre le dispersioni, migliorare la qualità del servizio e assicurare maggiore resilienza alle infrastrutture, senza gravare sulle tariffe dei cittadini. È il risultato di una programmazione attenta e condivisa con i territori.” ”Questi fondi premiano anni di lavoro e di collaborazione istituzionale – ha aggiunto Raffaele Coppola, presidente del Distretto Sarnese-Vesuviano -. Dopo aver ridotto del 50% le perdite sulla rete di distribuzione cittadina, oggi possiamo intervenire su opere strategiche come le condotte sottomarine e la tratta Sarno-Nola, rafforzando la capacità di adduzione e la sicurezza del sistema idrico. È un risultato che guarda al futuro e alla sostenibilità dei nostri territori”.