Sicurezza a Napoli, il Prefetto: «Servono nuove iniziative»
Le statistiche riguardanti la criminalità del 2024 prodotte dal Sole 24ore hanno posizionato Napoli al tredicesimo posto in Italia, un leggero miglioramento rispetto all’anno precedente.
Così il prefetto Michele di Bari si esprime sulla questione: «Sul fronte della sicurezza non c’è tematica che non sia stata affrontata in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica con l’adozione di iniziative mirate alla prevenzione dei reati». È stata particolarmente alta l’attenzione riguardo alla sicurezza pubblica a Napoli posta dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che si è concretizzata con l’incremento di organi di forze dell’ordine ed altre misure di sostegno che hanno consentito l’intensificazione dei controlli sul territorio, alle operazioni partecipano anche polizie locali emetropolitana, insieme al contingente strade sicure dell’esercito. Particolare attenzione è rivolta alle zone della movida notturna, della stazione centrale e del centro storico. Altrettanto importanti per incentivare la sicurezza pubblica sono state le attività di prevenzione e promozione sociale che puntano a una riabilitazione del territorio, contrastando il degrado migliorando la percezione che i cittadini hanno della sicurezza pubblica.
Anche l’istituzione delle zone rosse è stata particolarmente importante, in quanto costituisce un nuovo strumento utilizzato per migliorare la vivibilità dei centri urbani disponendo l’allontanamento delle persone, già segnalate per precedenti specifici, in atteggiamenti molesti o minacciosi.
Per contrastare la violenza giovanile o il mancato rispetto delle regole con conseguenti delittuosi, oltre alla necessaria attività di prevenzione, «è necessario stringere un nuovo patto generazionale» è quanto ritiene il prefetto di Napoli, Michele di Bari. Parlando con i giornalisti a margine della cerimonia della ricorrenza del IV novembre, che si è tenuta oggi in piazza del Plebiscito, a Napoli, il prefetto ha detto che alle istituzioni è assegnato un grande compito, ovvero quello di accompagnare e di inculcare i valori sani. «Noi abbiamo il diritto-dovere di essere non solo fonte di ispirazione ma anche di concretezza per contrastare il succedersi di questi gravi accadimenti. Per questo motivo anche la festa del IV novembre deve protrarsi ogni giorno – ha proseguito il prefetto – affinché la speranza di avere un mondo migliore si irrobustisca sempre di più».


