Pagani, catturato a Milano il latitante Petranovic. E’ il figlio adottivo del boss
CRONACA
5 novembre 2025

Pagani, catturato a Milano il latitante Petranovic. E’ il figlio adottivo del boss

Mario Memoli

Pagani. Latitante da un mese e mezzo, il 31enne Vincenzo Petranovic, originario di Lettere e figlio adottivo del boss Tommaso Fezza ‘o furmaggiar è stato catturato in un quartiere di Milano dove si sarebbe nascosto sfuggendo alle manette.

Era ricercato dal blitz della Dda di Salerno da settembre quando a suo carico e di altri 87 indagati arrivò l’ordinanza di custodia cautelare in carcere perchè esponente dei Fezza/De Vivo di Pagani. E’ rinchiuso in carcere.

Secondo la procura salernitana, Petranovic sarebbe il referente del clan Fezza-De Vivo tra i Monti Lattari e l’area stabiese, gestendo affari, cassa del clan e controllo della rete di spaccio del cosiddetto “Sistema Pagani”.

L’11 settembre, giorno del maxi-blitz con 88 arresti, non era nella sua abitazione in zona Petraro (Santa Maria la Carità/Castellammare). Da tempo – avrebbero rivelato le intercettazioni – temeva di essere arrestato e avrebbe preparato la fuga. Il 30 luglio scorso avrebbe partecipato a un agguato armato i a Castellammare, fatti che hanno portato a un nuovo ordine di cattura.

Cresciuto nell’ombra del padre boss – lo stesso che nel 1994 uccise l’amante Milica Petranovic pochi giorni dopo il parto – Vincenzo avrebbe scalato le gerarchie criminali fino a farsi chiamare dagli affiliati con il cognome del clan: “Fezza”. E’ stato trovato dalla Polizia in un quartiere periferico nel nord di Milano ed era in possesso di documenti falsi che gli sarebbero serviti per la fuga  e nascondersi.

Dopo l’udienza di convalida il giudice del tribunale della città meneghina ha confermato la massima misura cautelare mentre tra oggi e domani dovrebbe essergli notificata l’ordinanza del gip di Salerno sull’inchiesta portata avanti dall’Antimafia di Salerno (pm Elena Guarino) che l’11 settembre scorso ha portato in carcere 88 tra esponenti e fiancheggiatori del clan della Lamia.

Ovviamente, gli inquirenti dell’Antimafia sono a lavoro per capire chi in questi circa due mesi di latitanza abbia coperto la fuga di Petranovic partendo proprio dal capoluogo lombardo dove il 31enne si trovava.