Pescivendolo ucciso a Boscoreale: chiesti 4 ergastoli
La Procura di Torre Annunziata ha chiesto il carcere a vita per i quattro uomini accusati dell’omicidio di Antonio Morione, il pescivendolo di Boscoreale ucciso con un colpo di pistola alla testa la sera del 23 dicembre 2021, a due giorni dal Natale.
Secondo l’accusa, Giusepe Vangone, Luigi Di Napoli, Francesco Acunzo e Angelo Palumbo avrebbero organizzato una doppia rapina, prendendo di mira prima la pescheria del fratello di Morione e poi quella della vittima. Durante la fuga, Morione uscì dal negozio per tentare di bloccare i rapinatori, squarciando uno pneumatico dell’auto usata per il colpo. Uno dei banditi, ripreso dal video, sparò contro di lui, uccidendolo sul colpo.
Per la Procura, a premere il grilletto sarebbe stato Vangone, pregiudicato legato al clan Limelli-Vangone. La pistola, invece, gli sarebbe stata passata da Di Napoli, già condannato in passato per il tentato omicidio del suo avvocato. Gli altri due imputati, Palumbo e Acunzo, sono accusati di aver partecipato alla pianificazione delle rapine.
L’udienza davanti alla Corte d’Assise di Napoli prosegue con la richiesta di quattro ergastoli per i responsabili di quella che gli inquirenti definiscono “una brutale esecuzione durante una rapina finita nel sangue”.

