Scavi, un soffio di Egitto in un retrobottega di Pompei
CULTURA
6 novembre 2025

Scavi, un soffio di Egitto in un retrobottega di Pompei

Angela Conte

È riemerso un vaso in pasta vitrea, con scene di caccia in stile egiziano e proveniente da Alessandria d’Egitto, dal retrobottega di un Thermopolium degli scavi di Pompei. Il sito fu ribattezzato “street food” dell’antichità, scavato parzialmente nel 2020/21. Il prezioso vaso testimonia la commistione di culture e religioni nella vita quotidiana della città vesuviana prima dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Il contenitore invetriato, solitamente impiegato come elemento pregiato di decorazione di giardini e ambienti rappresentativi, qui era stato riutilizzato evidentemente come contenitore da cucina. I nuovi scavi, avviati nel 2023 nell’area della Regio V, quella del Thermopolium, hanno messo in luce gli ambienti di servizio e il piccolo appartamento al primo piano dove abitavano i gestori dell’attività di ristorazione. Nell’ambiente al piano terra con il piano cottura sono stati rinvenuti ancora al proprio posto gli strumenti utilizzati per la preparazione dei cibi (mortai, tegami) e numerose anfore vinarie di provenienza mediterranea. “Vediamo qui in atto una certa creatività nell’arredare spazi sacri e profani, cioè l’altare domestico e la cucina, con oggetti che testimoniano la permeabilità e la mobilità di gusti, stili e verosimilmente anche di idee religiose nell’Impero Romano – spiega il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel – E vediamo questo fenomeno qui non a un livello elitario, ma in una retrobottega di una ‘popina’, uno ‘street food’ di Pompei, vale a dire a un livello medio-basso della società locale, che si rivela però essenziale nella promozione di forme culturali e religiose orientali, tra cui i culti egiziani, ma più tardi anche il cristianesimo”.

È stato avviato anche un progetto di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza di questi ambienti che ha previsto anche il restauro degli apparati murari e decorativi emersi nei precedenti interventi, con l’obiettivo di preservarne la bellezza e l’integrità. Per proteggere gli ambiente dagli agenti atmosferici e conservare adeguatamente i reperti, sono state realizzate apposite coperture amovibili, progettate per integrarsi armoniosamente con il contesto archeologico. Un impianto di illuminazione consentirà, mettendo in risalto i singoli dettagli, di ammirare in maniera più adeguata il contesto.