Undici anni dal primo atterraggio del lander europeo
CULTURA
12 novembre 2025

Undici anni dal primo atterraggio del lander europeo

Angela Conte

Esattamente 11 anni fa, un lander realizzato dall’Agenzia Spaziale Europea ha toccato il suolo polveroso e accidentato di una cometa per la prima volta nella storia dell’umanità. La missione prendeva il nome “Rosetta” e il suo lander era stato battezzato con il nome di Philae. Sia per quanto riguarda il lander, la navicella progettata per atterrare e sostare sulla superficie, che per l’orbiter, un veicolo spaziale che orbita attorno a un corpo celeste per studiarlo da distanza, sono stati realizzati in collaborazione con l’Italia. Nello specifico, nell’orbiter hanno viaggiato: Virtis (Visual Infra Red and Thermal Imaging Spectrometer) dell’Istituto Nazionale di Astrofisica; Giada (Grain Impact Analyser and Dust Accumulator) dell’Università “Parthenope” di Napoli; Wac di Osiris (Wide Angle Camera, dell’Università di Padova). A bordo del lander, poi, erano italiani il sistema di acquisizione e distribuzione dei campioni (SD2), realizzato da Galileo Avionica e dal Politecnico di Milano sotto la guida di Amalia Ercole Finzi, prima donna italiana laureata in ingegneria aeronautica, e il sottosistema dei pannelli solari sempre su progetto del Politecnico di Milano.