Disciplina e valori: la Nunziatella forgia i giovani del futuro da oltre due secoli
Alla vigilia del giuramento dei nuovi allievi, il colonnello Alberto Valent, 83esimo comandante della Scuola Militare Nunziatella ci accompagna nel cuore di un’istituzione d’eccellenza che ha attraversato la storia di Napoli degli ultimi 238 anni: dai Borbone al decennio francese, dalla restaurazione del Regno delle Due Sicilie all’Unità d’Italia, fino alle due guerre del Novecento e alle nuove missioni. La Nunziatella, che è uno scrigno di tesori d’arte e di insegnamenti morali che hanno forgiato la nostra storia, continua a formare giovani del futuro da oltre due secoli facendo leva sulla disciplina e sulle competenze, ma anche sui valori più sani da difendere e tramandare.
Il giuramento avrà luogo sabato mattina in Piazza del Plebiscito, è la liturgia di una storia che si rinnova.
«La Nunziatella è la scuola militare più antica d’Europa. Nasce nel 1787 su volontà di Ferdinando IV di Borbone ad opera del generale Parisi. Oggi compie 238 anni e quelli che giureranno a Napoli saranno gli allievi del 218esimo corso. Inutile dire che sono emozionati e pronti. Con il giuramento entreranno a far parte della grande famiglia della difesa, ne condivideranno i valori e i principi, si formano per essere cittadini in armi oppure cittadini in grado di portare nella società civile i valori che apprenderanno in questo intenso percorso».
A proposito di emozione: qualche anno fa capitò a lei di giurare. Un ex allievo alla guida di un’istituzione storica.
«Era esattamente trent’anni fa. E’ un po’ come dire che quest’anno sarà il trentennale del mio corso. Trasmettere ai ragazzi la mia esperienza e ciò che mi ha donato questa carriera professionale al servizio dello Stato, sarà una forte responsabilità».
Chi sono gli allievi che entrano alla Nunziatella e qual è il percorso che li aspetta?
«Sono ragazzi che hanno scelto di mettersi in gioco. Hanno frequentato il biennio del liceo classico o del liceo scientifico e poi hanno partecipato ad un concorso pubblico risultando idonei. Ora che sono alla Nunziatella vivranno la gioia della vita comunitaria ma anche le responsabilità in un ambito dove la disciplina militare li sarà la stella polare delle loro performances, quelle scolastiche e culturali attraverso le quali forniremo loro capacità trasversali che potranno essere utili nel prosieguo del loro percorso professionale nelle accademie o nelle università».
Comandante, dirigente scolastico e quindi educatore: il suo ruolo è di enorme responsabilità.
«Non le nascondo che molto spesso, camminando nel corridoio Comando, mi soffermo a guardare alcuni dei miei predecessori. Penso al fondatore Giuseppe Parisi, a personaggi illustri che hanno fatto la storia di Napoli e la storia d’Italia, e sento il peso gravoso della responsabilità. Educare i ragazzi è una missione, ma sono qui anche per questo: per trasmettere loro i valori fondanti della difesa che poi devono essere proiettati nella vita quotidiana».
E le responsabilità non si fermano all’educazione: la Nunziatella è anche un punto di riferimento formativo.
«L’opera più importante che dobbiamo portare a termine ce la indica il nostro fondatore nei suoi scritti. Leggendo Parisi ci si accorge che già all’epoca nel regno dei Borbone si coltivava l’importanza fondamentale dell’autonomia di pensiero. Agli allievi venivano garantite attività teoriche e pratiche che consentivano di costruire ed alimentare lo spirito critico. Non a caso, uno dei primi docenti di italiano della Nunziatella è stato Francesco de Sanctis. Si insegnavano filosofia ed altre materie in grado di fornire ai ragazzi i mezzi necessari per interpretare il mondo che li circondava. Oggi facciamo lo stesso attraverso tante attività culturali. Ne cito una tra tante, visto che siamo nella redazione di un quotidiano: un seminario svolto nell’ambito dell’informazione affinché i ragazzi siano consapevoli del rischio che corrono davanti al mare di disinformazione e di fake news. Ma potrei fare tanti esempi: quest’estate si è svolto un corso di diritto internazionale umanitario con la Croce Rossa e lo Stato maggiore difesa per fornire agli allievi gli strumenti utili ad interpretare il mondo che li circonda».
La Nunziatella è testimone della storia di Napoli, inevitabilmente anche uno scrigno d’arte, testimonianza della grandezza di un passato da difendere.
«Le nostre strutture sono intrise di testimonianze artistiche di enorme pregio. Pensiamo alla chiesa del tardo Barocco, un’opera architettonica del Sanfelice al cui interno ci sono opere grandiose scolpite da Giuseppe Sanmartino, l’autore del Cristo Velato, che tra le altre cose ha realizzato gli angeli a protezione del tabernacolo. Custodiamo affreschi di De Mura, di Mazzanti, del mastro Leo e di De Matteis, intarsi di Mastelli e di Martinez, vero gioiello iconico che nasce dalla volontà dei Gesuiti di dimostrare la maestosità dell’Ordine anche attraverso le opere».
Questo rende la cifra di un rapporto profondo e solido tra la Nunziatella e Napoli.
«La Nunziatella è parte delle istituzioni da sempre, testimone in maniera continuativa della storia di Napoli. Viene fondata come Accademia del regno borbonico con la missione di educare e formare gli ufficiali e i notabili del regno. Certo, i tempi sono cambiati, ma la Nunziatella mantiene intatta la sua missione formativa, dunque da oltre due secoli trasmettiamo valori essenziali che gli allievi proiettano nella società civile».
E i valori sono anche quelli della solidarietà.
«Assolutamente sì. Gli allievi hanno voluto donato il sangue all’ospedale Pausilipon. Un gesto bellissimo che è stato fatto da tutti e 19 gli allievi maggiorenni. Loro sanno che impegnarsi per chi ha bisogno di cure è uno dei valori fondanti che si apprendono fra le mura della scuola. La generosità è un dono prezioso ed è anche il sentimento dal quale si comprende che la Nunziatella non è un’esperienza individuale ma collettiva. Gli allievi sono una squadra che si sostiene, e che insieme si aiuta ogni giorno puntando alla leadership attraverso l’aiuto collettivo».
Il giuramento è indissolubilmente legato al tricolore, al simbolo della nostra identità.
«I valori sono una delle colonne portanti della vita all’interno della scuola insieme alla passione e insieme all’impegno quotidiano che passa attraverso la concentrazione: i ragazzi vengono da noi per la passione e li spinge a concorrere per entrare all’interno della Nunziatella la concentrazione, l’impegno quotidiano li guidano e gli permettono di raggiungere traguardi importanti, ma ciò che realmente li guida sono i valori la lealtà, l’obbedienza, la disciplina ma soprattutto la generosità».
Nel giorno del giuramento, il pensiero correrà inevitabilmente a ventidue anni fa, a Nassiriya.
«È un momento molto significativo ed un dovere di ogni cittadino di ricordare coloro che si sono sacrificati per la patria».

