Anacapri. Christian Durso è il primo studente con disabilità a dare esami alla Sapienza in remoto
CRONACA
16 novembre 2025

Anacapri. Christian Durso è il primo studente con disabilità a dare esami alla Sapienza in remoto

metropolisweb

Parte da Anacapri, dalla determinazione di un giovane con disabilità motoria grave, una storia che cambia le regole del diritto allo studio in Italia. Si chiama Christian Durso ed è il primo studente con disabilità grave ad aver ottenuto l’autorizzazione ufficiale a sostenere gli esami universitari da remoto presso un ateneo pubblico.  Una svolta che non riguarda solo lui, ma tutti gli studenti che per ragioni di salute non possono frequentare in presenza. La sua battaglia inizia nel gennaio 2023, quando Christian – impossibilitato a spostarsi dalla sua abitazione – scrive alle Università di Napoli e Salerno chiedendo di poter seguire e sostenere gli esami a distanza. Le risposte negative lo costringono però a rinunciare temporaneamente all’iscrizione. Da lì, il caso comincia a fare rumore.  L’Associazione Luca Coscioni raccoglie la sua storia e la rilancia, trasformandola in un tema politico e parlamentare. Su segnalazione dell’associazione, il senatore Ivan Scalfarotto presenta nel 2023 un’interrogazione al Governo, chiedendo che almeno per gli studenti con disabilità grave venga garantito l’accesso alla didattica e agli esami a distanza. La richiesta arriva fino al Ministero dell’Università, guidato da Anna Maria Bernini, che nel dicembre 2024 approva il Decreto n. 1835, con cui si inserisce la possibilità per le persone con disabilità certificata di sostenere gli esami da remoto. Per Christian è la fine di un’attesa lunga due anni. Dopo aver iniziato un percorso in un ateneo telematico privato – che però non offriva il corso di laurea in Giurisprudenza – nel 2025 decide di iscriversi a una università pubblica: la Sapienza di Roma. Presenta la documentazione sulla sua condizione e ottiene dal preside di facoltà l’autorizzazione ufficiale a sostenere gli esami a distanza. Con una delibera del Corso di Studi in Giurisprudenza, diventa così il primo studente Sapienza a usufruire della modalità da remoto, esami inclusi. Un risultato che Christian racconta con orgoglio e gratitudine: «Sulla strada tracciata insieme all’Associazione Luca Coscioni e all’onorevole Scalfarotto oggi posso studiare Giurisprudenza da casa. Aver intrapreso il mio percorso da giurista ha già dato i suoi frutti per i diritti di tutti». Per l’Associazione Luca Coscioni, il suo percorso rappresenta una vittoria simbolica e politica. Lo spiega Rocco Berardo, storico attivista del movimento: «In quel periodo facevo notare che le innovazioni digitali faticosamente conquistate durante il Covid fossero state troppo in fretta dimenticate, e che la partecipazione digitale all’università rappresentasse un accomodamento ragionevole capace di restituire a molti il diritto allo studio. Questa battaglia ostinatamente tenace di Christian dimostra come un impegno individuale possa diventare una conquista collettiva: dal corpo delle persone al cuore della politica, trasformando una discriminazione indiretta in una nuova opportunità di libertà per tutti». Una storia di coraggio, ma anche di lucidità civile: da una stanza di Anacapri, un giovane che sognava di studiare diritto ha riaperto una questione che riguarda centinaia di studenti in tutta Italia.