Inchiesta sui clan stabiesi, lite tra Cirielli e il Pd napoletano
“Ho grande fiducia nell’azione della magistratura che a Napoli e in Campania sta facendo un lavoro straordinario insieme alle forze dell’ordine, fanno bene a reprimere la camorra e noi la sosterremo anche dal punto di vista istituzionale.Credo però che il governo regionale debba fare qualcosa di più: il Consiglio reigonale ha già una commissione anticamorra ma ci vuole anche un impegno del governo regionale in via preventiva. Io creerò un pool di esperti che possa vigilare contro le infiltrazioni della camorra negli appalti e che possa controllare l’esecuzione degli appalti stessi”. Lo ha annunciato Edmondo Cirielli, candidato presidente della Regione Campania per il centrodestra, nel corso del confronto con il candidato del centrosinistra Roberto Fico a SkyTg24.Cirielli ha citato “da ultimo lo scandalo veramente incredibile a Castellammare di Stabia, dove si è visto che la camorra controllava Asl e ospedali e dove sono coinvolti anche consiglieri comunali del Pd. Rimango un garantista, ci mancherebbe, ma penso che sulla camorra non si possa scherzare, bisogna avere la massima attenzione e chi deve iniziare con questa attenzione dev’essere la pubblica amministrazione”.
La replica del Pd napoletano non si è fatta attendere: “Edmondo Cirielli mente sapendo di mentire: a Castellammare non risulta indagato nessun consigliere comunale del PD né di altre forze politiche. Non accettiamo lezioni di moralità da chi, in queste settimane di campagna elettorale, non fa altro che mistificare la realtà. Ma gli elettori campani non si faranno prendere in giro e sanno riconoscere chi, come Roberto Fico, il PD e le altre forze della coalizione, lavora per la crescita del territorio e chi invece genera solo confusione e avanza false promesse” la nota del Pd metropolitano.

