“Liberae dalla violenza”, l’assemblea regionale della Cgil sulle molestie nei luoghi di lavoro
CRONACA
24 novembre 2025

“Liberae dalla violenza”, l’assemblea regionale della Cgil sulle molestie nei luoghi di lavoro

Serena Uvale

Giovedì 27 novembre, alle 9:30, il salone “Gianfranco Federico” della Cgil Campania ospiterà “Liberae dalla violenza”, l’assemblea regionale delle iscritte e delegate Cgil dedicata al tema, sempre più urgente, delle molestie e delle violenze nei luoghi di lavoro.   A pochi giorni dal 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, “Liberae dalla violenza” racconta le problematiche esperienze di lavoratrici e delegate Cgil, in una giornata dedicata alla sensibilizzazione riguardo le molestie sul lavoro e alla condivisione di buone pratiche, che coinvolgerà lavoratrici da tutta la regione.

Ad aprire la giornata saranno i saluti del segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, e gli interventi di Giustina Orientale Caputo, docente di Sociologia del Lavoro all’Università Federico II, e Giorgia Fattinnanzi, responsabile nazionale Cgil per le politiche di contrasto alle molestie sul lavoro. La conclusione dei lavori è affidata a Lara Ghiglione, segretaria confederale della Cgil. «Siamo di fronte ad una situazione gravissima – commenta Gaetanina Ricciardi, responsabile Politiche di Genere della Cgil Napoli e Campania – che richiede un impegno maggiore da parte di tutti. Il primo passo è ascoltare quello che denunciano le lavoratrici e anche i lavoratori, conoscere in quali contesti si creano le dinamiche e attivare gli strumenti che, come organizzazione sindacale, possiamo mettere in campo per impedire lo sviluppo del fenomeno, a partire dall’applicazione della Convenzione ILO 190 e l’inserimento nei DVR dei rischi relativi a molestie e violenze. Ricordiamo – conclude Ricciardi – che il datore di lavoro è responsabile anche quando è un utente, cliente, paziente e non soltanto un suo dipendente ad essere autore della violenza».

Il quadro che emerge dai dati survey L.E.I. 2024 è ancora molto allarmante: il 40% delle donne dichiara di aver subito contatti fisici indesiderati sui luoghi di lavoro. Quasi 7 donne su 10 hanno ricevuto complimenti e allusioni e sono state oggetto di battute sessiste. Il 43% ha subito avance esplicite indesiderate, il 27 richieste di natura sessuale non gradite né sollecitate. Sono 1,9 milioni, secondo l’Istat, le donne tra i 15 e i 17 anni che hanno subito almeno una molestia sul lavoro nel corso della vita. La Campania, in particolare, registra numeri più alti della media nazionale: 15,7% degli episodi si concentra nella regione, nonostante il tasso di partecipazione femminile al lavoro sia tra i più bassi d’Italia. Nel 10% dei casi l’autore della molestia è un capo o supervisore. I ricatti sessuali risultano molto più frequenti nelle regioni del sud e spesso tendono a ripetersi nel tempo, una vittima su quattro dichiara di averne subiti più di uno. Sono sconcertanti anche i dati sulle denunce: il 94% delle donne che subiscono molestie fisiche non denuncia e solo il 2,3% si rivolge alle forze dell’ordine; l’8% parla con un consulente; il 14% informa il datore di lavoro; il 16,3% si confida con colleghi.

La differenza di genere si percepisce anche dalla reazione a gravi episodi; infatti, gli uomini sono molto più propensi a denunciare rispetto alle donne. A preoccupare non sono solo i dati, ma anche l’assenza di prevenzione e sensibilizzazione di questi fenomeni, solo il 6,3% delle lavoratrici segnala l’esistenza di corsi di formazione dedicati.