I giovedì in giro per il mondo. I viaggi gastronomici al Kalma di Pompei
GUSTO
26 novembre 2025

I giovedì in giro per il mondo. I viaggi gastronomici al Kalma di Pompei

Una buona cena non si limita a sfiorare i sensi, li attraversa lasciando una traccia che continua a vibrare anche quando i piatti sono vuoti
metropolisweb

«Una buona cena deve essere anche un ricordo», recita il motto del Kalma Restaurant. Verissimo. E, aggiungiamo, una buona cena non si limita a sfiorare i sensi, li attraversa completamente lasciando una traccia che continua a vibrare anche quando i piatti sono vuoti.

E’ questo lo spirito che anima i giovedì in giro per il mondo nel locale di Pompei. Un tour gastronomico tra le cucine internazionali che è esattamente questo tipo di esperienza: serate in cui la memoria e le tradizioni si intrecciano in un racconto intimo, vibrante e familiare.

Un racconto che ha la voce della chef Anna Raiola, che è anche la proprietaria del ristorante, e che si snoda attraverso piatti sapientemente miscelati in un’atmosfera magica e calda.Il tour è già partito lo scorso giovedì, con la tappa «Napoli e il Vesuvio», prologo di un itinerario che toccherà, settimana dopo settimana, tutti i luoghi che hanno lasciato ricordi indelebili nella formazione della chef pompeiana. L’Oriente, il Giappone, l’Andalusia.

Non a caso, appena si entra al Kalma Restaurant di Pompei, si viene accolti da un’atmosfera sorprendentemente orientale: luci soffuse, colori morbidi, equilibri visivi che ricordano la quiete dei templi e il piacere dell’attesa. Qui il tempo scorre lento, si assaporano i gusti e le sensazioni della cucina. È un’esperienza che spiazza e affascina, soprattutto quando si scopre che alla quiete si affiancano i sapori forti, veraci e identitari delle cucine più diverse. Da quella napoletana a quella orientale, per esempio, in un dialogo tra mare e terra, tra tradizione e innovazione.

Le alici, le polpette al sugo che ricordano le domeniche in famiglia, i paccheri con baccalà e pomodori gialli del piennolo, la pasta mista con i fagioli di Controne, il polpo alla Luciana, la reinterpretazione della salsiccia con i “friarielli”, e poi la pastiera con la fragranza di grano, e il babà: iniziare il tour tra le cucine di tutto il mondo proprio da Napoli, è stato un atto d’amore. Perché Napoli non è un luogo come gli altri: è emozione, è identità, è teatro, è musica. E Chef Anna Raiola lo ha raccontato con una sincerità rara, con la sua cucina che sa parlare al cuore prima ancora che al palato.

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