San Giuseppe Vesuviano, l’effetto regionali sul centrodestra: il boom di Miranda e l’incognita Ambrosio
CRONACA
27 novembre 2025

San Giuseppe Vesuviano, l’effetto regionali sul centrodestra: il boom di Miranda e l’incognita Ambrosio

Andrea Ripa

Se il Pd si conferma il primo partito a San Giuseppe Vesuviano, seppur con le dovute riflessioni che il voto impone, la tornata per le regionali sembra poter aprire una fase di rinnovamento e di ricostruzione soprattutto nel centrodestra. La spaccatura delle ultime comunali, con la nascita di due gruppi paralleli che hanno di fatto spalancato le porte al sindaco Michele Sepe, sembra ormai superata. La “pax politica” tra i big potrebbe portare a un avvicinamento in futuro. Sullo sfondo si fa spazio la leadership di Marica Miranda, la donna più votata a San Giuseppe Vesuviano sia alle recenti comunali che alle ultime regionali. Coordinatrice cittadina di Forza Italia nella “sua” San Giuseppe Vesuviano (è stata anche assessore della seconda giunta Catapano) ha portato a casa 1.053 voti sui 1.463 totali raccolti dal partito oggi guidato da Antonio Tajani. Una crescita per Forza Italia sul territorio dopo i flop recenti, alle precedenti regionali aveva totalizzato un quarto delle preferenze. Un boom figlio dell’effetto di una candidata del paese, certo, ma che deve far riflettere in ottica futura. Forza Italia con la candidatura di Miranda sul territorio ha ridotto il gap con Fratelli d’Italia. “A San Giuseppe Vesuviano è un partito al pari di FdI. E’ un lavoro che abbiamo portato avanti duramente. Questo è un punto di partenza per il futuro”, ha detto Miranda (il suo score totale è stato di 3.151 preferenze in tutta la Regione). E di futuro ha parlato anche Antonio Agostino Ambrosio, oggi tra gli esponenti di spicco della Lega, auspicando un centrodestra unito in futuro.

Poi c’è un’altra questione che deve far riflettere nel centrodestra. Perché tra gli storici esponenti dell’area moderata c’è l’apporto di voti che ha garantito Alessandro Ambrosio, più votato alle ultime amministrative e clamorosamente rimasto fuori dal consiglio comunale. Dopo la rottura politica con Miranda, l’ex consigliere e oggi leader cittadino di Azione, ha sostenuto la candidatura di Fardello (lista Avanti, 526 preferenze) garantendo un buon bottino di voti alla coalizione di Fico.