Sport e diritti, la lotta per le donne entra in campo
Il convegno su “Donne, Sport e Diritti” ospitato all’interno della sala convegni della Banca Stabiese promosso dall’International Film Festival ha toccato diversi temi, tra cui quello della discriminazione di genere in relazione agli ambiti sportivi. Ad aprire l’incontro Marica Donnarumma, Segretaria CPO di Torre Annunziata che ha ribadito l’importanza del tema in un momento delicato come questo. Presenti anche l’assessore Annalisa Di Nuzzo, la quale ha portato i saluti del sindaco e della giunta comunale, l’avvocato Pasquale Damiano e la Presidente del Tribunale di Torre Annunziata Giovanna Ceppaluni. L’evento ha visto anche la proiezione di cortometraggi e video riguardanti gli abusi e le violenze che le donne vivono nell’amito dello sport. Nel video di presentazione del progetto dell’International Film Festival, viene mostrata una ragazza che porta con sé, durante la sua giornata scolastica e poi sportiva, un pesante masso. In sottofondo, delle voci ansiogene che ripetono frasi demotivazionali (“non ce la faccio”, “basta”, “è troppo”), interrotte improvvisamente da un urlo da parte della ragazza. Sullo sfondo nero, a caratteri bianchi, compare una frase: “gli abusi sessuali non sono sempre visibili”. A fine video, numerosi interventi hanno invitato alla riflessione, tra cui quelli dei direttori di “International Sport Film Festival” Nicola D’Auria e Ciro Sorrentino, dell’avvocata Marilisa Somma e dell’ispettrice Lucia Annunziata, che ha meticolosamente spiegato le procedure di denuncia per le donne vittime di violenza. Altri interventi sono stati quelli della campionessa paralimpica Angela Procida e delle giovani arbitre che hanno ricordato l’importanza della parità di genere negli ambiti sportivi. «C’è bisogno di un cambiamento culturale – puntualizza l’atleta – perché noi potremmo parlare per ore sulle discriminazioni di genere, ma se chi è dall’altra parte, invece di ascoltarti, ti sente, è inutile». L’avvocato Marcello Ambrosino, designatore osservatori arbitri di serie A/B/C, ha ribadito come le giovani arbitre siano soggette a pesanti violenze e abusi verbali durante le partite. A sostegno di ciò è stato mostrato un video in cui una delle arbitre, Federica Pagano, subisce un coro a sfondo sessista dalla tifoseria mentre arbitra la partita. Nello specifico, dopo l’espulsione dell’allenatore, la tifoseria invitava la Pagano a “fare la pornostar”. Durante l’incontro, è stato proiettato anche un altro video di uno degli imbarazzanti commenti di un giornalista sportivo già tristemente noto per diverse allusioni sessiste nei confronti delle assistenti donne degli arbitri. Nel video, il giornalista invitava il cameraman ad inquadrare l’arbitro donna, definendola “inguardabile” in un settore calcistico a prevalenza maschile. L’avvocato Marilisa Somma ha posto l’accento su alcune frasi ed espressioni che promuovono le discriminazioni di genere, avviando una riflessione sull’abolizione dell’uso quotidiano di termini come “donna con le palle” e sulle dinamiche stereotipate che relegano le donne alla cura della casa e della famiglia.


