Hands, il progetto di Nello Petrucci approda in Kenya: «L’arte sia un ponte»
CULTURA
2 dicembre 2025

Hands, il progetto di Nello Petrucci approda in Kenya: «L’arte sia un ponte»

Rita Inflorato

Nel cuore di Malindi, le mani di Nello Petrucci tornano a parlare. Mani che sbucano dalla tera come germogli di sogno, raccogliendo i messaggi di pace e di speranza scritti dai bambini, e li innalzano al cielo come una promessa di rinascita.

Mani che, poco più in là, si chiudono in un pugno capace di spezzare catene antiche, gridando libertà e dignità per continente intero. Così “Hands“, il progetto simbolo dell’artista pompeiano, approda in Kenya trasformando il Museum Heritage Complex in un luogo di incontro tra memoria e futuro.

Insieme agli studenti della scuola primaria di Malindi, Petrucci costruisce un dialogo poetico e collettivo in cui l’arte diventa ponte tra cultura e generazioni.

All’ingresso del museo, le mani emergenti – “desiderio, sogno e rinascita“ – accolgono il visitatore con la forza ingenua e luminosa dei pensieri dei bambini; dentro un grande pugno che spezza il ferro diventa un altare civile alla libertà e alla resilienza africana, un invito a non smettere di lottare contro ogni forma di oppressione. «Un’immagine potente che celebra libertà, invitando i visitatori a riflettere sul valore dell’emancipazione», ha detto Petrucci.

Secondo l’artista, le mani sono l’essere umano stesso: coraggio, ricerca di senso, capacità di trasformare. Ed è proprio questa filosofia a guidare il percorso“Art Helps People“, con cui l’artista porta l’arte nei luoghi che chiedono ascolto, cura e riscatto. In Kenya, il gesto creativo si fa comunità, memoria viva e promessa di futuro