Savoia, il presidente Matachione: “I tifosi sono i veri protagonisti”
Torre Annunziata. Il Savoia si coccola i suoi gioielli. A Torre Annunziata, a 24 ore dalla vittoria importantissima e venuta al fotofinish, c’è ancora grandissima emozione. La squadra di Torre Annunziata, che in passato ha anche disputato campionati di serie B, sembra aver trovato la strada giusta per tornare nel calcio che conta. Una vittoria pesantissima, ottenuta con cuore e lucidità, che conferma una squadra consapevole, matura e capace di soffrire. La corsa continua, e il Giraud sogna. Domenica prossima il Sa- voia giocherà il big match al vertice contro l’Igea Virtus a Barcellona Pozzo di Gotto. Sarà una settimana lunga e di attesa per i tifosi torresi che sognano un Natale in vetta. Ne è consapevole anche il presidente del Savoia, l’imprenditore Nazario Matachione, che con un lungo post ha voluto da un lato celebrare il successo della squadra e dall’altro elogiare tutto l’ambiente del Savoia per il percorso fatto fino ad ora. “Ieri abbiamo fatto qualcosa che non dimenticheremo mai. Abbiamo preso un colpo durissimo, un gol che avrebbe piegato chiunque, proprio all’inizio dei supplementari. Un pugno nello stomaco. E invece no. Noi non siamo “chiunque”. Noi siamo quelli che non mollano, quelli che quando cadono si rialzano più forti, quelli che guardano negli occhi l’avversario e gli dicono: “Siamo ancora qui.” le parole del presidente Matachione. Che ricorda anche come tutto sia nato: “Questa vittoria non è nata oggi.È nata tre anni fa, quando abbiamo iniziato a costruire un progetto vero, serio, fatto di competenza, sacrificio, studio e coraggio. Abbiamo scelto uomini, non nomi. Abbiamo scelto professionalità, non amicizie. Abbiamo costruito un sistema in cui ognuno è arrivato da solo, senza conoscere gli altri, senza legami, senza corsie preferenziali. Solo merito. Solo qualità”. E da lì un lungo elenco, fatto di nomi e cognomi, di persone che hanno contribuito e stanno contribuendo al successo sportivo della squadra di Torre Annunziata. E infine la celebrazione del rapporto speciale con la tifoseria, il vero dodicesimo uomo in campo. “E poi ci siete voi. Voi tifosi. La nostra anima. Quelli che ci date gli stimoli per andare avanti, che ci sostenete nei momenti difficili, che trasformate una partita in una battaglia da combattere con orgoglio. Senza di voi nulla avrebbe lo stesso senso, nulla avrebbe lo stesso peso, nulla avrebbe la stessa magia. Questa è la nostra forza, siamo un blocco, un gruppo di uomini, donne e tifosi che remano nella stessa direzione. Sì, oggi siamo felici. Ma non siamo sazi” spiega Matachione. Che frena i facili entusiasmi: “La verità è che non abbiamo vinto nulla, ogni partita da qui alla fine sarà la nostra finale. Non esistono scontri diretti, non esistono partite più importanti delle altre. Esiste solo la prossima battaglia. È arrivato il momento. Il momento di cancellare ogni divisione. Il momento di stringerci, di riempire ogni spazio, di far sentire che questa squadra non è sola. Il momento di essere uniti” conclude.

