Droga in carcere, Poggioreale una grande piazza di spaccio
CRONACA
15 dicembre 2025

Droga in carcere, Poggioreale una grande piazza di spaccio

Serena Uvale

«È una delle maggiori piazze di spaccio» è in questi termini che Aldo Di Giacomo, del sindacato Fsa-Cnpp-Spp, ha definito di carcere di Poggioreale aggiungendo che nel corso dell’anno i sequestri effettuati negli istituti penitenziari italiani contano circa 65 kg di sostanze stupefacenti di ogni tipo.  Di Giacomo ricorda anche come l’ingresso di nuove sostanze come la “blu punisher” abbiano ulteriormente peggiorato la situazione, si tratta di pasticche di ecstasy estremamente pericolose che insieme ad altre sostanze hanno reso molto più difficile il ruolo del personale penitenziario nel contrastare l’ingresso di droga nelle carceri.

Nel comunicato di Di Giacomo si ricorda anche il recente caso della detenuta di 59 anni morta per overdose nel carcere Rebibbia femminile a Roma, e dei due detenuti morti a San Vittore sempre per overdose o droga cosiddetta “tagliata male”. Di Giacomo ricorda che dietro al traffico di droga c’è la criminalità organizzata che in questo modo continua a comandare sia all’interno che all’esterno delle carceri, anche grazie alla gestione del mercato illegale dei cellulari attraverso il quale continua a fare estorsioni e minacciare imprenditori e cittadini.

Si tratta, afferma il sindacalista, di «un giro di decine di milioni di euro l’anno mentre si sono perse le tracce dei ripetuti annunci del Ministro Nordio sulle misure alternative per tossicodipendenti e le case accoglienza che se esistono non sono in grado di assistere che qualche centinaio di persone con problema droga». Infine, Di Giacomo ricorda il grande impegno necessario per stroncare i traffici di droga e telefonini che richiederebbero circa 7 mila nuove assunzioni.