Serie B. Lavoro, cuore e umiltà: il segreto della Juve Stabia è scritto sui muri
“Dammi tre parole” recitava una famosa hit di inizio anni duemila. Una canzone, interpretata da Valeria Rossi, che ebbe un grande successo e ancora oggi, a distanza di tempo, viene riproposta da radio e tv. In tre parole è racchiuso anche il segreto della Juve Stabia. Scritte con vernice rossa sui muri degli spogliatoi, rappresentano il manifesto di un gruppo che riesce a superare le difficoltà ed a rilanciare ogni volta le sue ambizioni. “Lavoro”, “cuore” e “umiltà”, sono le tre parole che l’allenatore Ignazio Abate e i suoi calciatori leggono ogni volta che varcano il cancello d’ingresso dello stadio Romeo Menti e si preparano per un allenamento o per una partita di campionato. Tre parole che – basta vedere le prestazioni – vengono applicate alla lettera, perché che la squadra lavori tanto lo testimonia il fatto che finora dal punto di vista fisico non si è mai avuta l’impressione di una Juve Stabia soccombente davanti all’avversario. Il cuore dei gialloblù è invece emerso a più riprese nel corso di questa stagione, l’ultima volta proprio in casa contro l’Empoli. La Juve Stabia allenata da mister Ignazio Abate ha dato tutto sul campo per riuscire a vincere una partita fondamentale e riscattare la brutta sconfitta rimediata appena pochi giorni prima a Frosinone. Poi c’è l’umiltà, che non è mai mancata. Perché la Juve Stabia anche quando ha dominato alcune partite non ha mai dato l’impressione di mancare di rispetto all’avversario o di sentirsi superiore. Caratteristiche che sono rispecchiate da una classifica sicuramente buona e che per certi versi sembra addirittura non rispecchiare fino in fondo quanto fatto vedere dalla Juve Stabia in campo. Gli uomini di mister Ignazio Abate sono ancora abbondantemente in credito con la fortuna. Tre parole che tuttavia possono essere applicate anche alla società, a chi lavora dietro le scrivanie. Da quando il Tribunale di Napoli ha deciso di mettere il club in amministrazione giudiziaria, i dirigenti si sono rimboccati le maniche e hanno raddoppiato l’impegno. In pochissime settimane sono state sostituite tutte le società di servizi colpite da interdittive antimafia, si è riusciti a ripristinare le condizioni per giocare al Menti rinviando appena una partita e soprattutto si è riusciti a completare un passaggio di quote al nuovo socio unico Brera Holding, scalando una montagna di burocrazia. Un impegno certificato anche dalla dottoressa Teresa Areniello, presidente della sezione misure di prevenzione presso il Tribunale di Napoli, presente sabato al Menti per la sfida contro l’Empoli. E rappresentato ieri in Lega, dove la Juve Stabia ha partecipato all’assemblea con gli amministratori giudiziari Mario Ferrara e Salvatore Scarpa, insieme al presidente del consiglio di amministrazione, Filippo Polcino.

