Torre del Greco. Dal sociale al campo, così può rinascere la Turris
Nella serata di lunedì 11 dicembre, la Sala Conferenze del complesso Santissima Trinità di Torre del Greco, è diventata il centro pulsante della città. Non uno stadio, non una curva, ma una platea di cittadini, giovani e adulti, tutti uniti da una passione. Inizia così la campagna di tesseramento “United 2026 – La Turris della Gente” organizzata dall’Associazione Turris United. Un evento aperto a tutti che ha permesso a tanti tifosi di incontrarsi e conoscere il progetto che si candida a ridare identità, orgoglio e partecipazione alla storica squadra di calcio di Torre del Greco. La serata non è stata una semplice presentazione: è stata una dichiarazione di intenti. A più voci si è parlato di futuro, di comunità e di appartenenza. La volontà condivisa, emersa con forza nell’incontro, è quella di riportare la Turris al centro della vita cittadina, non come simbolo calcistico, ma come progetto collettivo capace di coinvolgere realtà sociali, scuole, associazioni, famiglie e istituzioni. Nel corso della serata sono stati presentati i valori cardine del progetto: inclusione, partecipazione, sviluppo di nuove iniziative per i giovani e percorso condiviso per la rinascita sportiva e culturale. Il gruppo che coordina le attività dell’associazione Turris United ha avuto modo di illustrare ai presenti le motivazioni che guidano i membri del collettivo e gli obiettivi per il 2026. Presenti all’evento anche le istituzioni locali. Il direttivo ha evidenziato la necessità di costruire legami tra sport e territorio, tra squadra e città. Il calcio, a Torre del Greco. non è solo una questione di campo: è identità, memoria collettiva, è il racconto di un’appartenenza. Turris United ha ribadito che il tesseramento per il 2026 non è un mero gesto formale, ma un atto di fiducia nella possibilità di costruire qualcosa di nuovo, insieme. Turris United si pone quindi come ponte tra la storia del club e le nuove generazioni, unendo l’esperienza dei più adulti alle energie dei più giovani, nella consapevolezza che il futuro ha bisogno di radici solide. La serata si è chiusa con un momento il tesseramento. In molti hanno già sottoscritto la tessera 2026, altri hanno promesso di collaborare con idee per progetti, iniziative sociali e momenti aggregativi che ruotino attorno ai colori dello storico club corallino: il bianco e il rosso. Il desiderio comune è quello di non lasciare il destino sociale della Turris al caso, ma di costruirlo insieme, dal basso e con orgoglio. Turris United vuole ricostruire la squadra come motore di comunità, come simbolo di identità collettiva. E la risposta del pubblico, partecipe e curioso, indica che quel percorso può avere una spinta reale. Perché lo sport, prima di essere competizione, rimane uno degli strumenti più potenti di coesione sociale.

