Blitz Rione Sanità: arresti, armi e munizioni sequestrate
CRONACA
18 dicembre 2025

Blitz Rione Sanità: arresti, armi e munizioni sequestrate

Rita Inflorato

All’alba, nel Rione Sanità, ci sono stati otto arresti , armi sequestrate e un segnale forte: l’altarino dedicato a Emanuele Tufano, il ragazzo di appena 15 anni ucciso in una sparatoria tra baby-clan, è stato rimosso.

Un gesto simbolico e concreto, per spezzare il culto della violenza e restituire dignità a una comunità ostaggio delle armi.

Il blitz dei carabinieri, coordinato dalla Direzione distrettuale Antimafia, colpisce uomini accusati di detenzione e porto illegale di armi aggravati dalla finalità mafiosa. Pistole e munizioni nascoste nei vicoli, strumenti di dominio per imporre il controllo del territorio e rafforzare l’egemonia del clan Sequino-Savarese.

Le indagini sviluppate tra il 2024 e il 2025 dal nucleo investigativo dei carabinieri di Napoli e coordinate dalla Dda di Napoli, hanno consentito di acquisire gravi indizi nei confronti degli indagati. E’ un’operazione che parla di dolore e riscatto: della memoria di un adolescente strappato alla vita, ma anche della volontà di interrompere una spirale di sangue che non può diventare normalità.

Nel Rione Sanità oggi cade un simbolo sbagliato  se ne rialza uno giusto: quello della legge che prova a restituire futuro dove troppo spesso regna la paura.