“Neanche con una rosa”; lo sport contro la violenza sulle donne fa tappa a Caivano
Il progetto nazionale “Neanche con una rosa”, promosso dall’ACSI (Associazione di Cultura Sport e Tempo Libero), arriva oggi a Caivano. L’iniziativa, finanziata da Ministero del lavoro e delle politiche sociali, si terrà presso la sede dell’Università Parthenope a partire dalle ore 10:00.
Dopo le tappe di San Patrignano e della Regione Lazio, la scelta di Caivano assume un valore fortemente simbolico. Il territorio, storicamente segnati dalla criminalità organizzata, è oggi al centro di un ambizioso piano di rigenerazione sociale. In questo contesto, il nuovo centro sportivo “Pino Daniele” (gestito da Sport e Salute) rappresenta il cuore pulsante di un cambiamento che passa per l’attività fisica e l’aggregazione.
Il progetto mira a trasformare la pratica sportiva in uno strumento di contrasto alla violenza di genere. L’idea di fondo è che lo sport non sia solo competizione, ma una scuola di vita capace di trasmettere il rispetto delle regole e dell’altra, l’inclusione e la responsabilità, l’autocontrollo e la gestione delle relazioni.
«Portare questo progetto a Caivano non è una scelta casuale, ma una presa di posizione chiara, crediamo che la lotta alla violenza di genere debba partire dai luoghi dove le fragilità sociali sono più evidenti e dove lo sport può diventare un presidio educativo fondamentale» dice Antonino Viti, presidente nazionale dell’ACSI, sottolineando così l’importanza dell’iniziativa.
L’evento di oggi non è un caso isolato, ma parte di una rete nazionale che coinvolge istituzioni, università e associazioni. L’obiettivo finale è innescare un cambiamento culturale profondo, partendo proprio dai giovani e dai territori più complessi, per costruire risposte concrete e durature contro la violenza.

