Vigilia di Natale, si rinnova la tradizione sulle tavole italiane
CRONACA
23 dicembre 2025

Vigilia di Natale, si rinnova la tradizione sulle tavole italiane

Carmen Caldarelli

Nonostante le sfide poste dai rincari e dai cambiamenti climatici, la tradizione del “mangiare di magro” non accenna a tramontare. Secondo l’ultima indagine Coldiretti/ Ixe’, ben il 775 delle famiglie italiane sceglierà un menù a base di pesce per la cena del 24 dicembre.

L’Italia si conferma un Paese a forte vocazione ittica, specialmente durante le festività, infatti il consumo pro-capite è di oltre 28 kg all’anno, contro i 25 kg della media UE. Scelte alternative prendono solo il 3% degli italiani che opteranno per un menù totalmente vegano o vegetariano.

La scelta del prodotto locale sostiene una filiera composta da circa 12.000 imbarcazioni attive tra pesca e acquacoltura. Tra i prodotti più acquistati in questo periodo spiccano alici, vongole, sogliole, triglie, anguilla, capitone e seppie.

Grazie alla ricca biodiversità dei nostri mari cambiano i piatti tradizionali di regione in regione.  Abbiamo infatti come primi piatti gli spaghetti alle cicale o con battuto d’alici, la calamarata o ancora gli spaghetti con le vongole, come secondo piatto troviamo una zuppa di pesce, frittura di paranza, polpo con patate, capitone alla brace o baccalà fritto con le papaccelle.

Alcune guide per un acquisto sicuro prevedono una giusta lettura dell’etichetta, controllare il metodo di produzione ovvero deve essere specificato se il pesce è “pescato”, “allevato” o di “acqua dolce”. Verificare la zona di cattura, ovvero la provenienza es. Mar Adriatico, Mar Ionio, con quali attrezzi viene pescato ed infine lo stato del prodotto, per il pesce congelato è obbligatoria la data di congelamento, mentre  per quello venduto sul banco frigo, ma precedentemente abbattuto, deve comparire la scritta “decongelato”.

Queste le direttive della Coldiretti Pesca per evitare frodi e garantire la freschezza della “filiera corta”