”Una sera Gabriele sconvolto e ubriaco mi disse che era rovinato per via della truffa e che Roberto Obert e sua madre insistevano che l’unica soluzione era far sparire Gloria ”. E’ quando avrebbe raccontato agli inquirenti la giovane amica marocchina di Gabriele Defilippi, l’ex allievo di Gloria Rosboch, l’insegnante scomparsa lo scorso 13 gennaio a Castellamonte e trovata senza vita due settimane fa in una discarica nei boschi di Rivara. La giovane è stata sentita nei giorni scorsi, di ritorno dal Marocco dove si era recata per una breve vacanza, presentandosi spontaneamente davanti agli inquirenti eascoltata come persona informata sui fatti. Le frasi di Gabriele risalirebbero a qualche giorno prima del delitto.
Una testimonianza quella della giovane, che questa mattina il procuratore capo di Ivrea, Giuseppe Ferrando, ha depositato in occasione dell’udienza davanti al tribunale del riesame chiamato a esprimersi sulla richiesta di scarcerazioneavanzata dai legali di Caterina Abbattista, la mamma di Gabriele, anche lei in carcere come il figlio e l’amico di questi, Roberto Obert, per l’omicidio della professoressa. Le decisione è attesa per lunedì.
La donna, infermiera a Ivrea, ha sempre raccontato che il 13 gennaio scorso, giorno in cui Gloria Rosboch fu fatta salire sull’auto sulla quale si trovavano Gabriele e Roberto e quindi strangolata, si trovava al lavoro in ospedale, ma le sue affermazioni non troverebbero conferma nei riscontri tecnici fatti dagli inquirenti. Al tribunale del riesame il procuratore Ferrando questa mattina ha anche consegnato un’altra testimonianza, quello del figlio 13nne della donna, anche lui ascoltato nei giorni scorsi dagli inquirenti.