SALERNO – «Trattato come un delinquente nonostante sia collaborativo». Giovanni Citarella, in carcere per un residuo di pena, ha testimoniato ieri pomeriggio in Tribunale a Salerno nell’ambito del processo “Due Torri” dove sono imputati i funzionari provinciali Raffaele Orefice e Franco Pio De Luca e gli imprenditori Eduardo Sale di Nocera, Luigi Di Sarli di Teggiano e Giovanni Botta di Palomonte. Sconti a nessuno. Nemmeno ai parenti. Ha ricostruito il cartello delle imprese che lavoravano per conto della Provincia: «C’era un sistema consolidato già dal 2003-2004, io mi inserii nel gruppo guidato da mio cugino Rino. Poi c’era il sottogruppo, di cui facevano parte alcune imprese che servivano ad ingrandire il sistema. Loro, però non prendevano soldi e nemmeno lavoro, a queste imprese veniva corrisposto solo l’importo per il mantenimento della società».
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