SALERNO – Il presidio continua. Quanto accaduto ieri mattina all’ingresso delle Fonderie Pisano, con l’aggressione di alcuni manifestanti da parte degli operai dello stabilimento salernitano, non ferma la protesta di chi, da un po’ di tempo a questa parte, è sceso in strada per garantire il diritto alla salute dei residenti dell’area dell’opificio. Già nella serata di ieri, infatti, alcuni attivisti sono tornati davanti al cancello di via Dei Greci per montare di nuovo la tenda-presidio distrutta in un quarto d’ora che difficilmente verrà dimenticato. Nella serata di ieri, poi, il Comitato Salute e Vita, presieduto da Lorenzo Forte, ha tenuto un’assemblea per decidere come andare avanti. «Noi non siamo contro gli operai, siamo solidali con loro perché salute e lavoro devono andare di pari passo. Ma chi ha sbagliato adesso deve pagare», ha sottolineato Forte che ha laniato un nuovo appello alle istituzioni: «Chiediamo che entro maggio, prima delle elezioni, venga trovato il sito per la delocalizzazione». Le manifestazioni, intanto, non si fermeranno. Domani sera ci sarà un presidio di solidarietà davanti alle Fonderie, mentre per sabato è stata organizzata una nuova marcia in contemporanea al corteo dei lavoratori che si terrà in Prefettura, a cui parteciperà aånche una delegazione del Comitato Salute e Vita per esprimere la loro solidarietà.
CRONACA
17 marzo 2016
Fonderie, dopo il caos risorge la “tenda-presidio”