Nuovamente momenti di tensione ieri pomeriggio nel corso dei lavori del Consiglio comunale, con proteste da parte di alcuni cittadini presenti in aula, con una di questi colta da malore.
Su quanto successo interviene il presidente Antonio Mappa, che dichiara: “Intendo fare chiarezza su quanto accaduto ieri pomeriggio nel corso della seduta di Consiglio comunale, scindendo il confronto politico da quello delle proteste di alcuni cittadini, nello specifico tre. Ricordo innanzitutto che lo svolgimento del Consiglio, ancorché in seduta pubblica, è disciplinato da regolamento che non consente ai cittadini che vi assistano di intervenire, ponendo in capo al presidente la tenuta dell’ordine pubblico con l’ausilio delle forze di polizia presenti. Anche ieri, purtroppo, sempre gli stessi cittadini che avevano tenuto analogo comportamento pure in precedenti sedute, hanno continuamente tentato di ostacolare lo svolgimento dei lavori, costringendomi ripetutamente a invitarli al silenzio, senza però essere ascoltato. All’ennesimo intervento di disturbo, portato anche con toni particolarmente pesanti e offensivi, ho disposto, tramite i vigili urbani presenti, l’allontanamento dall’aula di due di questi. Quando sono intervenuti i vigili, una signora che era stata invitata a lasciare l’aula ha accusato un lieve malore, tant’è che è stato richiesto l’intervento del 118. In quel contesto ho ritenuto disporre la momentanea sospensione dei lavori fino a quando i sanitari intervenuti non hanno accompagnato la signora fuori dell’aula consiliare. Questi i fatti di ieri! Noto, tuttavia, che permane un ingiustificato e inaccettabile clima di tensione e di ostilità sia verso la mia persona, sia verso l’amministrazione. C’è ormai, da parte di alcuni cittadini, un evidente reiterato tentativo di ostacolare lo svolgimento dell’assise comunale ritenendosi chissà per quale motivo lesi nei loro interessi. Tutto ciò è intollerabile e non possiamo consentire a nessuno di impedire il funzionamento della massima istituzione democratica della città, che mi onoro di presiedere. Noto anche, e di ciò me ne dispiaccio profondamente, che è rimasto inascoltato il mio appello rivolto all’intero consesso civico di difendere l’istituzione, facendo quadrato, a prescindere dai colori politici e dalle appartenenze, condannando e isolando quanti ne minano la credibilità. Non giova alla città il clima da “guerriglia” politica che da troppo tempo ormai si vive in aula con ripetute accuse e improperi rivolti alla mia persona e alla maggioranza che democraticamente amministra la città. Credo che sia arrivato il momento di superare con grande senso di responsabilità ogni ostacolo e/o contrapposizione politica, ritornando, seppur da differenti posizioni politiche, a un sereno e costruttivo confronto istituzionale. Anche il clima politico avvelenato alimenta la protesta e la ribellione di quanti evidentemente, non avendone alcuna ragione, si sentono danneggiati dall’amministrazione. A chi poi dai banchi dell’aula consiliare continua ad accusarmi e ad accusare l’amministrazione di chissà quali responsabilità, dico ancora una volta: vada a denunciare, con la dovuta documentazione, in ogni sede. Ora basta! La misura è colma! Sarò io, nelle prossime ore, a denunciare chi in aula, ancora una volta, mi ha calunniato, denigrandomi e accusandomi di ogni nefandezza. Quando si supera la soglia del confronto civile e democratico, che ho ripetutamente rivendicato e ricercato, non resta altro che rivolgersi alla magistratura, alla quale consegnerò le registrazioni e chiederò di fare piena luce sulle pesanti, gratuite accuse e offese rivoltemi. Pretenderò che si faccia chiarezza e si smetta per sempre di fare ignobili illazioni. Preciso, infine, a differenza di quanto erroneamente e irresponsabilmente riportato stamane da qualche quotidiano locale, che, benché il clima politico rovente, non vi è stato assolutamente alcun episodio di spintoni e/o contatto fisico tra consiglieri, né in aula, né fuori. Preciso anche che, dopo la sospensione, il Consiglio comunale ha ripreso regolarmente i lavori trattando tutte le pratiche iscritte all’ordine del giorno. Ciò è bene che si sappia, dato che niente e nessuno potranno mai più impedire che l’assise cittadina svolga appieno il suo compito nel sovrano interesse della comunità intera”.