SALERNO – Cinquemila persone hanno partecipato a Salerno alla Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Cinquanta le scuole giunte da tutto il Salernitano. “Ponti di memoria, luoghi d’impegno” e il tema che ha accompagnato la giornata durante la quale sono stati letti, in piazza Portanova a Salerno (e simultaneamente in tutti gli altri luoghi) gli oltre 900 nomi di vittime innocenti delle mafie. Secondo il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli: “La presenza di tanti giovani è un monito positivo per una società migliore. Questi ragazzi serberanno nel cuore il ricordo di questa giornata che li aiuterà a crescere meglio”. Alla manifestazione sono intervenuti anche alcuni familiari che hanno perso un proprio caro per mano della violenza mafiosa. C’era, tra gli altri, la figlia di Marcello Torre, avvocato ucciso dalla camorra, Annamaria che ha raccontato “di quanto sia fondamentale tramandare il ricordo di queste vittime che non sono morte invano” e c’era anche Mario Esposito Ferraioli, fratello di Antonio, ventisettenne, morto 37 anni fa. “Tonino era uno scout, un cuoco e un sindacalista della Cgil. Agiva senza paura. Fu ucciso da due killer perché aveva denunciato un traffico sospetto di carne avariata nella mensa dove lavorava. Fare memoria – rimarca Mario Esposito Ferraioli – è un gesto d’amore”.
CRONACA
21 marzo 2016
Lotta alle mafie, la figlia di Torre: “Ricordo delle vittime è fondamentale”