Università degli Studi di Salerno: nel mirino, dopo i 14 bibliotecari a tempo determinato immessi a lavoro grazie ad una agenzia interinale, lo scorrimento della graduatoria con cui lo scorso 23 dicembre 16 addetti hanno ricevuto il via libera per essere ammessi in servizio a tempo indeterminato nella gestione delle attività didattiche.
Tra i neo-dipendenti ci sarebbe anche un parente di primo grado di una dirigente sindacale della Uil da tempo impegnata nell’ateneo a tutela dei diritti dei lavoratori.
Si tratta di 16 unità di categoria C che hanno trovato occupazione in seguito all’esito negativo dell’avviso pubblico di mobilità emanato lo scorso 16 novembre dall’Università degli Studi di Salerno per ricoprire le suddette mansioni: infatti venne accertato che tra chi aveva presentato regolare domande non vi fosse nessuno con i requisiti richiesti