«Sarai trasferito se non cedi, non hai capito che qui comando io». E ancora: «Ovunque andrai sarò io la tua ombra». Don Antonio Marrese, cappellano militare trasferito il 9 giugno scorso da Torre Annunziata a Pisa ed ex vicedirettore del Santuario di Pompei, si sarebbe rivolto così a D.S.L., il carabiniere originario di Trecase che lo ha denunciato per calunnia e stalking. All’indomani della notizia dell’iscrizione del registro degli indagati del sacerdote, molto noto in Campania per gli importanti ruoli che ha svolto tra Pompei e Torre Annunziata, emergono i primi particolari sull’inchiesta che crea non pochi imbarazzi alla chiesa.
Una brutta vicenda di presunte avances amorose che il prelato avrebbe fatto a quel carabiniere che lo aveva seguito da Torre Annunziata, dove svolgeva le funzioni di suo autista, a Pisa. Sono queste le minacce che don Antonio Marrese, travolto dallo scandalo dell’inchiesta aperta in Toscana a suo carico, avrebbe fatto per ottenere una maggiore attenzione dalla presunta vittima delle persecuzioni amorose.
+++TUTTI I DETTAGLI IN EDICOLA OGGI SU METROPOLIS QUOTIDIANO+++
CRONACA
15 aprile 2016
Pompei/Torre Annunziata. Ricatto sessuale, il prete al carabiniere: “Ti faccio trasferire se non…”