SALERNO – Una bottiglia di spumante stappata proprio mentre i tre sostituti procuratori Penna, Polito e Guarriello lasciavano in auto Fratte in direzione Salerno. L’immagine simbolo di una mattinata che potrebbe rappresentare la svolta per il caso delle Fonderie Pisano. Un gesto di felicità che, invece, nasconde il profondo dolore di Rocco Botta, anziano residente da sempre nell’area dell’opificio di via Dei Greci e che negli anni ha perso i suoi cari a causa di alcune terribili malattie. Prima le lacrime, poi un gesto quasi d’esultanza. Il tutto sotto gli occhi della nipote, la “pasionaria” Martina Marraffa, l’attivista che per prima si è accorta delle “strane” presenze all’interno dello stabilimento. «Per noi questa situazione è emozionante, è la prima volta che la magistratura si prende la briga di entrare in questo mostro e respirare quest’aria».
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