La sua cattura a opera dei carabinieri e’ arrivata ieri, dopo due anni di latitanza, ma le indagini sul baby boss della cosca della Vanella Grassi Antonio Accurso, 32enne che vanta gia’ due duplici omicidio e una quinta vittima nel suo curriculum criminale, vanno avanti. E si arricchiscono anche di risvolti inediti, che ripropongono il legame tra camorra e mondo neomelodico, usato in diversi casi come veicolo di messaggi tra affiliati oltre che di diffusione della cultura mafiosa. Cosi’ al vaglio degli inquirenti finisce anche un brano inedito rintracciato su YouTube di A., noto esponente neomelodico. Il testo de “‘A liberta’”, datato fine 2015, potrebbe avere come autore proprio Accurso, che dalla latitanza si augura che quella situazione “un giorno finisce e torno a casa insieme a voi”. Parole rivolte, ipotizzano gli inquirenti, a un figlio; il boss ne ha due, e il tribunale dei Minori li ha inseriti in un programma di protezione, provocando la reazione violenta concretizzatasi con i colpi di kalashnikov contro la caserma dei carabinieri a Secondigliano. Parole per “te fa capire che arreto non posso piu’ turna”. “Nun sai cosa provo – spiega forse il boss – a sta’ luntano d’a’ famiglia, una mugliera e un figlio che nun posso abbraccia’”. In effetti l’amore per il figlio e’ tale che nell’abitazione di Qualiano in via Nino Bixio in cui e’ stato arrestato ieri, il baby boss aveva molti giocattoli a disposizione del bimbo quando riuscivano a portarglielo prima della decisione dei giudici minorili.
CRONACA
12 maggio 2016
Il boss Accurso autore di un brano cantato da un neomelodico