Da giovani consumatori a clienti abituali, passando anche per alcuni vip della Ercolano “bene”. Sarebbero questi i contorni della rete di affezionati che si sarebbero riforniti di droga dagli spacciatori della presunta gang dello cocaina venuta fuori dall’inchiesta di carabinieri e Antimafia.
Alla base della tesi degli inquirenti la scoperta, all’interno delle scale di un condominio del cento storico, di un quaderno con all’interno decine di nomi. Per le forze dell’ordine quel rettangolo di carta sarebbe il “libro mastro” della holding che, per le accuse, avrebbe lavorato per conto del clan Ascione-Papale, la cosca con base e interessi tra Ercolano e Torre del Greco. Il quaderno, con all’interno nomi, numeri e cifre, venne scoperto nell’aprile 2014 nei pressi dell’abitazione di uno degli indagati finiti nel mirino della Dda.
Per gli inquirenti i dati raccolti sul quaderno a righe sarebbero i soldi che il gruppo avrebbe dovuto incassare dalla droga ceduta “a credito” ai clienti di turno.
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