La caccia ad Angela Celentano continua. E non solo perché recentemente il presidente del consiglio Matteo Renzi ha sollecitato una svolta nelle indagini. La Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha trasmesso alle autorità messicane tutti gli atti d’inchiesta degli ultimi sei anni e il Dna prelevato a genitori e sorelle nelle scorse settimane. Si tratta di un passaggio chiave per imprimere un’accelerata nelle ricerche di Celeste Ruiz, la ragazza che nel 2010 dichiarò di essere la bambina sparita sul Monte Faito il 10 agosto del 1996. Non solo. In Messico, l’unità speciale per la ricerca delle persone scomparse ha istituito un vero e proprio pool interamente dedicato al caso Celentano. Mentre sempre le autorità d’oltreoceano sono tornate a chiedere agli investigatori italiani le lettere scritte da Angela e alcuni disegni fatti dalla bimba. Un invito, dunque, volto a blindare ulteriormente il rapporto di collaborazione tra gli inquirenti.
La famiglia Celentano, affiancata dall’avvocato Luigi Ferrandino, segue l’evolversi della situazione in silenzio, sperando in buone notizie. E al di là del recente incontro che i genitori hanno avuto con il procuratore capo di Torre Annunziata Alessandro Pennasilico e l’aggiunto Pierpaolo Filippelli. Ora non resta altro che aspettare evoluzioni dal Messico.
Gli ultimi sviluppi dell’inchiesta sono emersi qualche settimana fa quando venne ancora una volta prelevato il Dna da genitori e sorelle della bambina. Motivo? Un “aggiornamento” dei dati sensibili della famiglia di Angela da inserire nei fascicoli da spedire in Messico. Non si prospetta però una comparazione tra il Dna dei Celentano con quello di un’altra persona.
Il punto su cui continua a concentrarsi la pista messicana continua a essere la foto che il mondo ha conosciuto come quella di Celeste Ruiz. Era il 2012 quando quel volto iniziò a rimbalzare in rete. Due anni prima qualcuno contattò via mail Rossana Celentano, la sorella di Angela, dicendo di essersi riconosciuta nelle ricostruzioni virtuali del volto della ragazza una volta cresciuta. I Ris e i periti della famiglia Celentano dissero che si trattava di un’immagine che aveva il 90% di compatibilità con i lineamenti che oggi potrebbe avere Angela.
CRONACA
26 maggio 2016
Angela Celentano, Dna per gli 007 messicani