Il cadavere carbonizzato di una donna è stato rinvenuto nella tarda serata di giovedì nei pressi del cimitero di Bellona, nel Casertano. A scoprire il corpo senza vita i volontari della Protezione civile, impegnati nelle ricerche della 52enne Anna della Cioppa la cui scomparsa era stata denunciata nella giornata di mercoledì scorso. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Capua e di Vitulazio e il personale della sezione Rilievi del Comando provinciale di Caserta che hanno rinvenuto, nelle vicinanze del corpo, una bottiglia contenente residui di alcol etilico. Dai primi rilievi del medico legale, sul cadavere non sono stati riscontrati segni di violenza e fratture. La salma è stata trasportata presso l’istituto di Medicina legale dell’ospedale civile di Caserta dove verrà effettuata l’autopsia. Per confermare l’identificazione della vittima si attende l’esito degli accertamenti biologici. Gli investigatori non escludono alcuna pista circa le cause del decesso della donna, compresa quella di un suicidio. Intanto è stato interrogato per tutta la notte D.F., il sottufficiale dell’Esercito che stava per sposare Anna Della Cioppa, la donna scomparsa nel pomeriggio di mercoledì e ritrovata carbonizzata giovedì sera nei pressi del cimitero di Bellona. In caserma, a Capua, il militare ha risposto alle domande del pm Mariangela Condello e dei carabinieri del capitano Francesco Mandia fino alle 4 del mattino. La procura di Santa Maria Capua Vetere, diretta da Maria Antonietta Troncone e dall’aggiunto Antonio D’Amato, non vuole lasciare nulla al caso. Le indagini, è chiaro, saranno rapide, tant’è che ieri stesso il sostituto ha conferito l’incarico per l’autopsia, in programma per oggi all’istituto di medicina legale di Caserta. Fino al tardo pomeriggio di giovedì e al drammatico ritrovamento. Oltre al compagno, che ha reso una ricostruzione coerente, tant’è che ha lasciato la caserma all’alba, sono stati ascoltati altri familiari. Non ci sono falle nei loro racconti, o almeno non si ha notizia di contraddizioni emerse nel corso degli interrogatori che possano indurre la procura a sterzare in un senso piuttosto che in un altro. I carabinieri stanno cercando di ricostruire le fasi precedenti la morte e anche i tabulati telefonici dell’utenza della donna sono al vaglio. Bisogna stabilire se ha sentito qualcuno prima di uscire di casa mercoledì per poi sparire nel nulla fino a quando i volontari non sono stati attratti da un cumulo di ossa fumanti. Ed era già troppo tardi. Il rogo aveva devastato il corpo di Anna. Le ossa erano disseminate intorno al tronco. Era seduta, secondo il medico legale, quando il liquido infiammabile ha iniziato a scendere dai capelli, fino alle spalle, per poi prendere fuoco. Un accendino e la bottiglia semivuota di alcol etilico erano a poca distanza dai resti.
Sulla plastica del contenitore ci sono delle impronte. Anche i rilievi dattiloscopici saranno fondamentali per chiarire cosa è veramente successo ad Anna Della Cioppa.