La Farnesina allerta gli italiani in Bangladesh esortandoli alla massima prudenza, in quanto non esclude il rischio di altri attentati. E’ quanto si legge sul sito della Farnesina che ha diramato oggi, nella sezione ‘Viaggiare Sicuri’, un aggiornamento della situazione nel Paese dopo l’attentato di venerdì scorso, costato a 9 italiani. “Si raccomanda ai connazionali presenti a Dhaka e nel resto del Paese un comportamento vigile e ispirato alla massima prudenza – si legge sul sito della Farnesina – in particolare nei luoghi abitualmente frequentati da stranieri, e di limitare gli spostamenti, soprattutto a piedi, allo stretto necessario. Durante le festività religiose locali si raccomanda inoltre di elevare il livello di attenzione, evitando, ove possibile, i luoghi di ritrovo, specie se privi di dispositivo di sicurezza”. Un’allerta, quella italiana, adottata al momento da altri sei Paesi nel mondo, Australia, Canada, Germania, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti – come riporta il Dhaka Tribune.
“Sono fortemente sconsigliate le zone di frontiera, la regione delle Chittagong Hill Tracts dove vi è tensione tra le diverse etnie – spiega il sito del ministero degli Esteri italiano – e sono presenti bande di trafficanti di armi e di droga; la visita di queste aree è, comunque, permessa solo su autorizzazione apposita previa richiesta presentata almeno 10 giorni prima alle autorità del Bangladesh”. E ancora: “A coloro che intendono recarsi nel Paese si raccomanda di usare la massima cautela e, durante la permanenza, di evitare luoghi di eventuali proteste ed assembramenti (come ad esempio, a Dhaka, l’area universitaria nella zona sud della città, le zone adiacenti a Piazza Shahbag, il quartiere di Mirpur e l’intera area di Motijil). Misure di prudenza e cautela vanno sempre adottate, soprattutto di sera”.
“In considerazione della presenza nel Paese di formazioni di ispirazione jihadista – avverte la Farnesina – non si può escludere il rischio di possibili ulteriori atti ostili. Si raccomanda di evitare gli assembramenti specialmente nei fine settimana e durante il venerdì di preghiera, e di tenersi costantemente aggiornati sulla situazione di sicurezza nel Paese dai media locali e siti internet. Per tali informazioni si può fare riferimento ai quotidiani locali online in lingua inglese”.
Il ministero degli Esteri ricorda inoltre che “nel corso del 2015 e del 2016 si sono registrati attacchi contro stranieri organizzati da gruppi armati terroristi di ispirazione jihadista”, l’ultimo quello del primo luglio da parte di “un gruppo di terroristi” al ristorante ‘Holey Artisan Bakery’ di Dacca.
“Tale gravissimo episodio – ricorda il Mae – fa seguito ad altri tre attacchi contro stranieri che hanno avuto luogo nel 2015, il 18 novembre contro un connazionale nella città di Dinajpur nel nord del Paese, il 3 novembre contro un cittadino giapponese, nel distretto di Rangpur, ed il 28 settembre, a Dacca, nel quartiere di Gulshan, contro un connazionale che ha perso la vita”.