I commercianti di via Tribunali scendono in piazza e avviano una petizione popolare contro la sfilata di Dolce & Gabbana. Una protesta a tutti gli effetti che si preannuncia non priva di imprevisti per venerdì pomeriggio, quando via San Gregorio Armeno (una strada lunga circa 500 metri con 20 botteghe) si trasformerà in una passerella per il défilé dei due stilisti. L’occasione, come è ormai noto a tutti, sono i festeggiamenti che la coppia più famosa dell’haute couture ha deciso di organizzare a Napoli per i 30 anni della loro maison. Un evento che partirà da domani e proseguirà fino a domenica, con un dispositivo di traffico ad hoc che metterà in ginocchio parecchi commercianti e residenti di diverse zone della città. Ma se da un lato c’è chi è entusiasmato all’idea che la città si mobilità per l’arrivo di oltre 500 ospiti vip che assisteranno agli eventi, dal centro storico a Posillipo, dall’altro c’è chi invece si dice contrario alle diverse manifestazioni. «Ci sentiamo penalizzati dall’iniziativa – tuona Vincenzo Gambardella, maestro di arte presepiale di via Tribunali e promotore della raccolta di firme che gli esercenti della zona consegneranno oggi al Comune – perché per un giorno dovremo fare le spese del dispositivo di traffico che è stato predisposto per l’occasione. In pratica non si potrà circolare ne con i veicoli né a piedi. E per noi che viviamo di queste attività significherà chiudere le serrande e avere un nano economico non da poco».
CRONACA
6 luglio 2016
D&G, scoppia la protesta dei commercianti ai Decumani: “Noi penalizzati dalla sfilata”