SALERNO – «Costretta a vivere sulla sedia a rotella per un intervento sbagliato». Medici e infermieri del Pronto Soccorso, Rianimazione e Neurochirurgia dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona rischiano di essere processati con l’accusa di gravi lesioni permanenti ai danni di una cinquantenne salernitana. Complessivamente sono 24 per i quali il pubblico ministero titolare del fascicolo Roberto Penna- che si è avvalso della perizia medica di Giovanni Zotti- ha chiesto l’archiviazione alla quale si è opposta la parte offesa, assistita dall’avvocato Angela Cisale. Decide il giudice per le udienze preliminari Stefano Berni Canani. La storia è tra giugno e luglio del 2015 quando una salernitana di 50 anni avvertì un malore in casa: fu aneurisma all’arteria cerebrale. Fu trasportata in ospedale al “Ruggi” e sottoposta a Tac, i medici decisero di operarla d’urgenza. Subì l’intervento ma dopo qualche giorno l’equipe medica dovette riaprire la ferita.
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