Scafati. Un anno difficile, superato solo grazie alla fede. Il sindaco Pasquale Aliberti ieri si è affidato alla Madonna delle Vergini, protettrice di Scafati, per superare il momento iniziato lo scorso 18 settembre, con l’avvio dell’inchiesta Antimafia per appurare i rapporti tra politica e clan. Per questo ieri il tradizionale ingresso della Madonna delle Vergini a Palazzo Mayer ha assunto un valore diverso. Una festa patronale diversa dalle altre, con Aliberti che ha avvertito il peso della responsabilità di confrontarsi con la sua comunità. Una comunità che, però, alla prova dell’applausometro non l’ha tradito, dimostrando di avere fiducia nelle sue parole. «Ero un ragazzo e avevo un sogno», ha raccontato. «Volevo fare per la mia città le cose che avevo in testa. Viverla come fosse il centro del mondo e farla vivere allo stesso modo anche ai miei concittadini. Questo sogno è cresciuto all’ombra di Maria, della nostra patrona nella nostra Chiesa madre». Immancabile il riferimento ai fatti giudiziari che lo coinvolgono in prima persona insieme alla consorte, la consigliera regionale Monica Paolino. «Nell’anno più difficile della mia vita sul piano personale e anche sul piano familiare, ho dovuto resistere anche alla tentazione di restare a casa, di rinunciare a venire qui davanti a Maria e a voi tutti miei concittadini per dire che i sogni spesso crescendo si sporcano o si dimenticano. Si sporcano per via della maldicenza, del sospetto, della convinzione diffusa che tutti quelli che gestiscono il potere devono essere per forza persone di malaffare, corrotti o persone che hanno le mani sporche».
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