“Ho visto scene che non si possono raccontare. La disperazione dei genitori che non trovavano i propri figli e passeggini schiacciati. Due chilometri di morti, sembrava di essere in un film. Io sto bene grazie a tutti per i messaggi. Vi voglio bene”. Ha ancora davanti agli occhi quelle scene Alessandro Albano, il 24enne di Scafati e trasferitosi a Nizza per lavoro. Giovedì sera si trovava proprio lungo Promenade Des Anglais insieme alla fidanzata per godersi lo spettacolo pirotecnico per la festa nazionale del 14 luglio quando, all’improvviso, ha avvertito il pericolo ed è riuscito a salvarsi con la sua compagna. “Credo che un attentato di questo tipo sia di una crudeltà e cattiveria inimmaginabile”, ha raccontato. “Forse bestie armate avrebbero avuto più dignità”. Giovedì sera, qualche ora dopo l’attentato, aveva subito tranquillizzato amici e familiari via Facebook e poi via telefono. “Ero a 300 metri da dove è successo il tutto. Sono stato investito da un mare di persone”, aveva raccontato. “Panico e paura. Morti e feriti. Io sto bene ma tante altre persone no. Ho capito tante cose. Fuck terrorism”. Per il momento lo scafatese non dovrebbe rientrare in Italia, continuando così il suo periodo di lavoro in Francia.
CRONACA
15 luglio 2016
ATTENTATO A NIZZA. Il racconto shock di Alessandro, lo scafatese scampato alla morte