La Procura accoglie l’istanza dell’avvocato Guglielmo Scarlato e dissequestra temporaneamente le Fonderie Pisano: una decisione- arrivata dopo il summit di ieri mattina tra Corrado Lembo, Mariacarmela Polito, Carlo Rinaldi e Silvio Marco Guarriello- che permetterà all’opificio di via dei Greci a Fratte di superare le criticità riscontrate in tema di inquinamento ambientale. Resta, tuttavia, ancora, lo scoglio dell’Aia (Autorizzazione Impatto Ambientale), che la stessa magistratura inquirente aveva bollato come «illecita, illegittima e inefficace» nonostante il rilascio fosse avvenuto nel 2012 sotto la «supervisione» del Pm Carmine Olivieri titolare di un’altra inchiesta. Il provvedimento emesso dalla Procura ieri pomeriggio, parla di un dissequestro temporaneo finalizzato alla messa in sicurezza delle Fonderie e questo potrà avvenire solo con l’apertura del sito produttivo e quindi alla presenza degli operai che ieri hanno manifestato- con un sit-in- davanti al Tribunale di Salerno mentre era in corso una riunione tra i magistrati inquirenti titolari del fascicolo tesa al rilascio della concessione temporanea per il funzionamento della fabbrica salernitana. Enti preposti, Arpac incluso, nel frattempo eseguiranno nuovi accertamenti sull’impianto e verificare se le criticità che hanno portato al sequestro dello stabilimento possano considerarsi recuperate.
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