ROMA – Una truffa internazionale perpetrata da sei cittadini italiani ai danni di aziende pubblicitarie attive in internet, del valore di centinaia di migliaia di euro, è stata scoperta dalla Polizia in collaborazione con l’ Fbi. Un trentenne romano, ritenuto il principale responsabile, è stato arrestato ad Amsterdam. Altre cinque persone sono state denunciate, per accesso abusivo a sistema informatico e frode, al termine di una indagine con perquisizioni a Roma e provincia, Reggio Calabria e Venezia, svolte con le polizie locali. L’ indagine fa capo al magistrato Eugenio Albamonte, della Procura di Roma.
Due fratelli romani, tecnici collaboratori di un sito di scommesse online – è emerso dall’ operazione, denominata ‘HackinItaly’ – avevano ideato un sistema per ottenere denaro dalle società pubblicitarie emettendo false fatturazioni in cambio di ‘click’ fasulli. Le altre persone coinvolte avevano messo a disposizione i propri codici fiscali per compiere il piano.