«La corte rigetta i ricorsi e condanna gli armatori, in solido, alle spese processuali». È racchiusa in due righe – a pagina 38 della sentenza firmata dai giudici della prima sezione civile della corte suprema di Cassazione presieduta da Aniello Nappi – la mazzata finale ai vampiri della Deiulemar compagnia di navigazione. Definitivamente messi spalle al muro dagli ermellini di Roma, pronti a confermare il fallimento della società di fatto costituita dai componenti delle famiglie Della Gatta, Iuliano e Lembo. Un verdetto “liberatorio” per le circa 13.000 famiglie di risparmiatori mandate gambe all’aria dal crac da 800 milioni di euro della “Parmalat del Mare”, perché la sentenza definitiva della Cassazione spalancherà le porte all’aggressione da parte dei creditori ai beni personali degli armatori-vampiri.
CRONACA
26 luglio 2016
Deiulemar. La Cassazione stronca gli armatori-vampiri