Mario Guarino, dirigente medico d’urgenza, responsabile del percorso rosa del pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Napoli, una vera e propria ancora di salvezza per donne e minori, che si rivolgo-no all’equipe di psicologi guidati da Elvira Reale, ribadisce l’importanza, in casi di violenza come quello di Pimonte, l’importanza della prevenzione.«Per il ruolo che svolgiamo all’in-terno del percorso rosa, dove ci sono figure specialistiche, si può senz’altro dire che occorre partire dalla prevenzione. In primis dal-le scuole, dove questi minori che diventano autori delle violenze vanno ogni giorno». Difficile capire come questi baby aguzzini arrivi-no a compiere simili reati. «Non c’è un disturbo, non c’è un costrutto psichico -spiega Guarino – Ecco perché bisogna partire dalle scuole, che raccolgono i primi campanelli d’allarme della violenza. I problemi poi sono due: i genitori che non vogliono accettare i comportamenti dei figli e la carenza di strutture. Non esiste ad esempio uno sportello Asl per gli adolescenti. Alla base della violenza, comunque, ci sono i modelli che loro vedono. A partire dalla strada, dalla pubblicità, per cui si sentono liberi di “utilizzare” il corpo femminile come un oggetto. O peggio, come un gioco».
CRONACA
30 luglio 2016
Gragnano-Pimonte. Lo psicologo: “Modelli sbagliati, corpo femminile visto come un oggetto o un gioco”